ASI, COMICA FINALE. La Pignetti porta De Luca in tribunale con il voto di Carlo Marino e del sindaco di Villa L. Poi festeggia la solita, sentenza civile anti Guarino. Surreale!!!

17 Luglio 2024 - 22:25

La questione riguarda la delibera di via Santa Lucia che, su richiesta delle associazioni degli imprenditori, ha omogeneizzato le tariffe degli oneri di insediamento con l’accordo pieno di tutte le altre Asi, in assenza della Pignetti che non si è neppure degnata di andare a spiegare i motivi del suo dissenso. La verità, abita in un Bilancio totalmente squilibrato da spese inutili tra consulenze, viaggi ecc. Stavolta Zannini le ha dovuto votare per forza contro e il punto è passato tre voti contro due. IN CALCE ALL’ ARTICOLO IL COMUNICATO DI GIUSEPPE RAZZANO, RAPPRESENTANTE DELLA REGIONE.

CASERTA (g. g.) – La Regione Campania possiede precisi poteri in tema di omogeneizzazione delle tariffe applicabili dalle Asi in tema di oneri di insediamento.

Domani vi scriveremo nel dettaglio quali sono gli articoli della legge regionale che garantiscono all’ente di via Santa Lucia piena potestà in materia di riordino delle tariffe, che gli imprenditori sono chiamati a pagare per i loro insediamenti industriali.

In conseguenza delle proteste, arrivate soprattutto dall’Associazione Nazionale costruttori edili, il governatore De Luca ha convocato i cinque presidenti delle Asi per arrivare a determinare un meccanismo tabellare in modo da perequare e calmierare gli oneri in modo da renderli anche omogenei in tutte e cinque le province. Naturalmente, l’Asi di Caserta non si è presentata, perché la presidente Pignetti, che non a caso applica le tariffe più alte della Campania, non ha alcuna volontà di abbassare, dovendo, evidentemente, continuare a nutrire un bilancio che, da anni, noi di Casertace aspramente critichiamo e che finalmente da qualche tempo è finito sotto la lente d’ingrandimento anche dei revisori dei conti.

Stasera, con il solito blitz, la presidente ha convocato il comitato direttivo, ponendo all’ordine del giorno l’impugnazione della delibera di giunta regionale di omogeneizzazione delle tariffe, frutto di un lavoro compiuto all’unisono dai quattro presidenti delle ASI Un tavolo al quale la Pignetti non ha partecipato, non ha voluto neppure esprimere il suo dissenso, snobbando completamente le riunioni.

Al momento del voto, lnaturalmente, la posizione del rappresentante della Regione Giuseppe Razzano non poteva certo essere favorevole.

Imbarazzatissimo Alessandro Rizzieri, ossia l’uomo di Zannini che stavolta non ha proprio potuto votare a favore della Pignetti, come ha sempre, al contrario, fatto in questi anni e come forse avrebbe voluto fare in cuor suo anche stasera. Ma il suo sarebbe stato il voto di Giovanni Zannini che trascina De Luca in tribunale.

Insomma, c’è stata una conta e l’impugnazione è passata con tre voti a favore, ossia quelli della stessa Pignetti, quello di Gianni Comunale rappresentante del Comune di Caserta e quindi di Carlo Marino, e quello di Nicola Tamburino, rappresentante del Comune di Villa Literno e dunque del sindaco di Di Fraia, vicinissimo al presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, che vede l’Asi di Caserta, nel modo in cui questa è attualmente strutturata, come il fumo negli occhi.

Il sindaco Di Fraia ha bisogno come il pane del rapporto con De Luca e con la Regione nel momento cruciale della firma dell’accordo di programma tra Comune, Regione e Rfi, per la nascita del nuovo hub ferroviario che promette sviluppo e posti di lavoro

Una posizione politicamente molto grave perché ora il presidente De Luca non potrà ignorare che Carlo Marino ha votato per portarlo in tribunale. I discorsi su Gianni Comunale, sul suo status di consigliere direttivo, sulla necessità di riconoscergli qualcosa per intascare quattrini, quasi si trattasse di un problema di welfare eccetera lasciano il tempo che trovano.

Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità politiche in una condizione di patente disapplicazione del diritto, visto che domani vi faremo leggere bene cosa dice la legge e vi renderete conto che l’Asi non può impugnare una delibera, ma dovrebbe impugnare l’intera legge. E questo non si può fare certo davanti al Tar.

Nota a margine: la Pignetti ha pensato bene di annunciare che pubblicherà la sentenza di secondo grado della Corte di Appello civile, che, scontatamente, ha respinto il ricorso che il sottoscritto aveva presentato solo per attestare moralmente un principio, su quella famosa sentenza di primo grado su un atto di citazione Asi, di cui ho scritto cento volte, affermando che purtroppo non ho potuto neanche costituirmi una difesa in quanto in pratica non sono esistito in quel processo, visto che fisicamente le mie condizioni di salute, dei miei occhi in particolare, non mi hanno permesso neanche di prendere visione del suddetto atto di citazione.

La Corte d’Appello non poteva fare altro che confermare la sentenza di pruno grado. Ma io difenderò il principio. Andrò in Cassazione e poi, se necessario, anche alla Corte Europea dei diritti dell’uomo in quanto realmente, non ho potuto esercitare il diritto alla difesa.

A questo punto, puerilità per puerilità, vuol dire che, da questo momento in poi, pubblicherò tutte le richieste di archiviazione e tutti i proscioglimenti da me ottenuti sulle querele della Pignetti che, vi garantisco, sono già molti più di uno.

Questa perde tempo con Guarino e non pensa che l’Asi sta andando a rotoli. Stasera sono volati i comunicati stampa. Noi siamo riusciti ad intercettarne uno solo, ossia quello del rappresentante della Regione Campania, Giuseppe Razzano, che vi pubblichiamo in calce a questo articolo.

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO DI GIUSEPPE RAZZANO

“Il Consorzio Asi Caserta non è un partito politico, ma un organismo tecnico al servizio delle imprese del territorio. La proposta al Comitato Direttivo di impugnare la delibera di Giunta Regionale della Campania N° 78 del 06/06/2024, nello specifico la delibera riguardante ‘Determinazioni in materia di oneri di insediamento all’interno degli agglomerati industriali’, da parte della presidente del Consorzio Asi Caserta Raffaela Pignetti, appare prevaricante sul piano politico, personale su quello gestionale e assolutamente parziale sul piano della comunicazione. Il tentativo di lasciar intendere che la Regione Campania voglia far fallire o penalizzare le aree industriali della Provincia di Caserta è una palese alterazione della verità. La dimostrazione è data dalla scelta delle altro quattro Aree di Consorzio Industriale della Regione di condividere la decisione volta al risparmio per gli imprenditori. La decisione odierna rischia di creare un pregiudizio negativo nei confronti del Consorzio Industriale di Caserta da parte del mondo produttivo dell’intera Provincia. Solo il Consorzio Asi Caserta, infatti, ha deciso di intraprendere un’iniziativa differente. Scelta, tra l’altro, non condivisa dall’unanimità del Comitato Direttivo. Non a caso, il sottoscritto e il collega Alessandro Rizzieri si sono espressi con voto contrario alla delibera di procedere con un ricorso al Tar. Il presidente Vincenzo De Luca, il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, l’assessore Antonio Marchiello, attiveranno, così come hanno sempre fatto, tutte le procedure per garantire lo sviluppo dell’area industriale di Caserta e per garantire la tutela degli investimenti e del personale della stessa”.
A dichiararlo è il componente del Comitato Direttivo di nomina della Regione Campania Giuseppe Razzano.