ASI. I PRIMI NOMI. Nuove assunzioni in vista. Per il momento Graziano batte Zannini per 2-0. E il rosso di Teverola cala un asso “Feno…Menale” di AVERSA
11 Settembre 2024 - 14:05
Giorni febbrili per la presidente Raffaela Pignetti, che si divide tra la sua proverbiale capacità manageriale, visibile anche in occasione di una supergara da sei milioni di euro per la rete fognaria del comparto ASI di Aversa Nord, e quella testimoniale, attraverso la pubblicazione di un vero e proprio manifesto politico sulla parità di genere, che prende spunto anche dal caso Sangiuliano-Boccia. Veramente concetti interessanti che avrebbero suscitato la curiosità delle donne che hanno combattuto per l’emancipazione come Eleonora Pimental, Matilde Serao, Nilde Iotti e Rosa Parks
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CASERTA (g.g.) – Ammirevoli queste giornate della presidente del Consorzio intercomunale per le aree di sviluppo industriale di Caserta, Raffaela Pignetti.
Un vero moto perpetuo nella gestione dell’ente ma che trova il tempo di lanciare un manifesto politico sulla parità di genere ancora lontana dalla realizzazione, al punto di proporre alla politica alcune idee che rendono probabile il grande passo, ossia la sua candidatura alle elezioni regionali, non essendo ancora chiara la sua collocazione politica, visto che è molto corteggiata sia dal centrosinistra, sia dal suo vate
Ma i due fronti interni sulla gestione dell’ASI Caserta sono costituiti da una mega gara d’appalto che supera la soglia europea di 5 milioni di euro, ma che in realtà (lungo da spiegare, lo faremo in un’altra occasione) è inferiore a tale somma, relativa alla rete idrica e alla condotta fognante nell’agglomerato industriale di Aversa Nord, in cui ricadono (come sanno i nostri lettori) aree appartenenti al comune di Aversa, di Gricignano di Aversa, di Teverola e di Carinaro.
Quando si parla di gare da 5-6 milioni di euro conta l’aggiudicatario, ma contano anche e soprattutto le prospettive riguardanti i subappalti che dalle nostre parti fanno sempre drizzare le antenne perché spesso – ma questo sicuramente non sarà il caso dell’ASI presieduto da un’ancella della legalità come Pignetti – implicano l’ingresso sulla scena di imprese direttamente e indirettamente connesse ad interessi della camorra o della criminalità organizzata, che dir si voglia.
L’altro fronte su cui la presidente sta alacremente lavorando riguarda alcune assunzioni interinali.
Si tratta di un’indiscrezione. Se la mettiamo in campo all’interno di questo articolo è perché le assunzioni interinali hanno riguardato il piatto forte dell’ASI, così come degli altri enti strumentali.
Diversi dipendenti interinali ASI infatti sono stati assunti poi a tempo indeterminato. I lettori di di CasertaCe sapranno i loro nomi, avendoli letti nei nostri articoli.
E’ del tutto verosimile, quindi, che la presidente Pignetti punti su altra manodopera. Abbiamo trovato qualcosina sul sito istituzionale. E qui dobbiamo fare una tiratina di orecchie alla presidente, non sempre puntuale nel rispetto del decreto 33 del 2013, la legge sulla Trasparenza. Dicevamo, abbiamo trovato qualcosa rispetto, però, ad assunzioni di operai e simili.
Noi, invece, abbiamo notizia di assunzioni relative a posizioni più “alte”. Come in ogni caso simile, ore impazza il totonomi.
Uno di quelli interessanti è del signor Pratillo da Formia. Si tratta di una persona vicina a uno degli imprenditori più importanti della provincia di Caserta, da noi definito il Berlusconi di Piedimonte Matese. Perché, seppur in scala uno a un miliardo, Vittorio Civitillo ha voluto far convivere la funzione di sindaco di Piedimonte ed imprenditore.
Con Civitillo abbiamo anche polemizzato. Cosa che non interessa particolarmente ai lettori, escluso l’oggetto della polemica: gli interessi imprenditoriali che Civitillo e la sua famiglia hanno avuto negli anni (e forse hanno ancora) sulla piazza di Gaeta.
Interessi di tipo immobiliare in un posto che è assimilabile a Formia, visto che Gaeta e Formia sono due comuni diversi, ma tra loro non c’è nessuna soluzione di continuità fisica. Può darsi che questa relazione tra Pratillo e Civitillo non c’entri nulla con le precedenti esperienze commerciali del Berlusconi di Piedimonte e quindi si tratti di una coincidenza. Ma per l’archivio storico di CasertaCe andava citata.
Tornando alle cose della nostra provincia, ci sono rapporti in essere tra l’Asi e i Civitillo. Niente di male, visto che questi ultimi fanno gli imprenditori, anche nel settore secondario, ossia la trasformazione.
C’è un capannone molto bello e grande in quel di Pignataro Maggiore, il comune in cui è sindaco Giorgio Magliocca, presidente della Provincia, in cui i Civitillo esercitano la propria attività.
Si parla di qualche problema da mettere a posto. Al riguardo, quando noi parliamo della presidente Pignetti, abbiamo capito che per evitare una lunga fila di botta e risposta stucchevoli e che ormai non interessano più a nessuno, dobbiamo modificare la scala valutativa. Una cosa che somiglia a quegli attrezzi che si mettono sulle chitarre acustiche e che spostano da un lato all’altro le tonalità dello strumento.
D’altronde, se la Pignetti ha sancito, con una determina votata con tre pareri favorevoli e due contrari, che lei non fa parte dell’ordinamento che collega per legge la regione Campania alla vita delle ASI provinciali, non si capisce per qualche motivo bisognerebbe dare al problema dell’eventuale mancata stipula della convenzione tra l’ASI Caserta e Civitillo, la stessa gravità che può avere alle ASI di Napoli, Avellino, Benevento o Caserta.
Qui possiamo scrivere forte e chiaro: so’ fesserie. D’altronde, se la presidente Pignetti è rimasta in sella per dieci anni, conosce il fatto suo.
Rimanendo sempre al totonomi, si parla anche dell’assunzione interinale dell’architetto aversano Giuseppe Menale, che si autofirma, nel suo profilo Facebook, Giuseppe Feno-Menale. Attenzione, la sua eventuale assunzione non inserisce nell’Asi un personaggio qualsiasi. Si tratta di una famiglia avvezza alla politica, visto e considerato che in passato (se non andiamo errati) l’architetto si è presentato a qualche elezione, mentre suo cugino Mimmo Menale è stato consigliere comunale nel periodo della sindacatura di Alfonso Golia. Dunque c’è un’attitudine a dare un occhio, peraltro in un punto nevralgico della gestione del Consorzio qual è l’Ufficio Tecnico, grazie alla funzione di tutor dell’applicazione del Piano Regolatore di Aversa Nord, in nome e per conto dei politici di riferimenti, ossia Graziano e Villano.
Oggi potrebbe essere la carta che Stefano Graziano, teverolese deputato del PD, e Marco Villano, rimasto a piedi dopo le ultime elezioni, ma speranzoso di tornare in campo alle prossime regionali, potrebbero gettare sul tavolo dell’Ufficio Tecnico dell’ASI Caserta.
Quindi, Civitillo con la sua potenza economica che sembra, a questo punto, più vicino a Graziano che a Gennaro Oliviero, colui che l’aveva arruolato. Ciò, in vista delle elezioni regionali, in vista della possibile candidatura di Marco Villano o della presidente Pignetti, è una notizia. Ma anche Giuseppe Menale nel cuore operativo dell’Asi, dove si conosce la mappatura degli interessi imprenditoriali, scansionati da quel Piano regolatore del comparto di Aversa Nord al quale, negli anni scorsi, abbiamo dedicato articoli non certo pacifici.
Il terzo nome è un congiunto dell’assessore da poco defunto del comune di Marcianise, ossia Antonio Golino che assessore diventò in quota Gerardo Trombetta, Antonello Velardi e Peppe Tartaglione, detto lo sceriffo, ormai un quasi consigliere di opposizione.
Dunque, sulla possibile assunzione di un congiunto del defunto Antonio Golino non possiamo pronunciarci ancora. Potrebbe trattarsi di un atto di cortesia, di bisogno. Perorato magari dalla stessa amministrazione comunale di Marcianise che nelle questioni Asi c’è ed è in piena concordia con la presidente Raffaela Pignetti, al punto che noi abbiamo deciso di controllare un po’ a vista quello che nell’ampia zona ASI di Marcianise combina – o può combinare – quella lenza di Pasquale Salzillo, vicesindaco e assessore alle Attività produttive.
Il quarto nome è una persona inserita nelle tipologia definita categoria protetta, di Caserta.
Il quinto nome è di una donna. E qui, ce lo consenta la presidente Pignetti, dobbiamo farle un’altra tiratina di orecchie, perché una donna su 5 assunzioni sembra a dir poco in contrasto con il manifesto politico da ella pubblicato con un post che avrebbe ricevuto il plauso di grandi donne dell’emancipazione femminile, Eleonora Pimental Fonseca, eroina della rivoluzione napoletana, e da Matilde Serao, che non ha bisogno di presentazioni, fino ad arrivare a Valentina Nappi, donna di grande intelligenza che, attraverso una rivendicazione libertaria la quale mette insieme in questa rara occasione le convinzioni del sottoscritto con quelle, ultimamente un po’ confuse di Giuseppe Rossodivita, avvocato della presidente Pignetti, ha deciso di gestire il proprio corpo come meglio le aggradava, nel caso specifico, lo giare pellicole porno, realizzando in pratica il contenuto delle proteste delle femministe sessantottine e post, con lo slogan che sicuramente la presidente Pignetti conoscerà ed applicherà: “il corpo è mio e lo gestisco io”.
Per quanto riguarda le assunzioni, al momento, la parte del leone sembra farla Stefano Graziano.
Possiamo dire con certezza che siamo 2-0 rispetto a Giovanni Zannini, visto che quella di Pratillo-Civitillo è roba che si sviluppa sull’asse Graziano-Pignetti-Villano, mentre quella di Menale è proprio Graziano-Villano doc. Detto del consgiunto di Golino, sulle altre due ci pronunceremo quando conosceremo con esattezza i nomi.