ASL CASERTA. Un’altra gara da decine e decine di milioni di euro per comprare il nuovo palazzo della salute. Lo strano incidente Saint-Gobain e il doppio Penzi

12 Giugno 2018 - 17:13

CASERTA (g.g.) – Se fino a qualche giorno fa, non potevamo scrivere neppure che si trattava di una coincidenza, di una strana coincidenza, oggi lo possiamo scrivere tranquillamente, perché siamo riusciti a stanare nel labirinto inospitale e spesso inestricabile dell’Albo pretorio dell’Asl di Caserta l’avviso pubblico, con il quale la stessa Asl per volontà, riteniamo, del suo direttore generale Mario De Biasio, finalizzato alla acquisizione di manifestazione d’interesse per la ricerca di un immobile da adibire a sede del distretto sanitario 12 di Caserta, il palazzo della salute.

Tre settimane fa, il misterioso allagamento del palazzo della salute dovuto ad un atto chiaramente doloso che la proprietà ha puntualmente denunciato ai carabinieri. E’ stata aperta una manopola e i danni sono stati ingenti.

De Biasio, arrivato in loco, aveva dato già disposizione per de-localizzare alcuni degli uffici del palazzo ma ancora una volta la proprietà, garantendo una complicatissima bonifica in 24h, è riuscita a far sì che il giorno dopo tutto fosse in ordine e che tutti potessero svolgere il proprio lavoro.

La coincidenza è che ciò è avvenuto proprio durante il periodo in cui il bando di cui sopra è rimasto in pubblicazione.

Seconda coincidenza: l’azienda dell’imprenditore casertan-maddalonese Penzi ha ricevuto, nelle scorse settimane, un sontuoso permesso a costruire nel suo terreno di via Falcone, in cui cinque anni fa abortì, con il voto contrario del consiglio comunale , la sua acrobaticissima idea di costruire 330 appartamenti attraverso lo strumento dell’housing sociale.

Come abbiamo scritto sabato (CLICCA QUI PER LEGGERE), in quel permesso a costruire sono previsti 1 milione e mezzo di euro di oneri di urbanizzazione e tutte le infrastrutture primarie e secondarie a carico del costruttore.

Siccome quella è una zona D3 può accogliere, tra le altre cose, anche strutture per servizi pubblici e dunque anche la nuova sede del palazzo della salute. Il bando dell’Asl è scaduto e, terza coincidenza, Penzi ha presentato la sua offerta. A quanto ci risulta le buste saranno aperte domattina. L’imprenditore porterà un semplice permesso a costruire di un’opera che stando agli oneri dovrebbe avere una volumetria da colosseo?

E’ vero che ci sono le garanzie bancarie, fideiussorie, ma, facendo ogni scongiuro, mettiamo che l’azienda di Penzi abbia una difficoltà economica e che i lavori del grande manufatto restino al palo, cosa succederebbe? Leggendo il bando si coglie un generico riferimento ad un termine di consegna dell’immobile a 18 mesi di distanza dalla firma del contratto. Per cui questo non esclude assolutamente chi, come Penzi, l’immobile non ce l’ha ancora ma possiede già un permesso a costruire e può partire con i lavori anche domani. Ma a questo punto sarebbe poco elegante.

E poi, il rapporto tra il tempo della richiesta del permesso a costruire e la gara dell’Asl non è che proietti una luce molto incoraggiante sulle prospettive di regolarità dell’operazione, che noi abbiamo intenzione di seguire con grande attenzione.