Atti persecutori e revenge porn: chiuse le indagini a carico di due uomini nel casertano
8 Settembre 2025 - 10:35

Un 50enne di Teano e un 55enne di Santa Maria Capua Vetere sono accusati di aver perseguitato per mesi un uomo di Grazzanise, diffondendo foto e video intimi anche a familiari della vittima. Centinaia i messaggi con minacce, insulti e ricatti. La Procura di Santa Maria Capua Vetere valuta il rinvio a giudizio
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SANTA MARIA CAPUA VETERE – La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha concluso le indagini preliminari nei confronti di un 50enne di Teano e di un 55enne di Santa Maria Capua Vetere, accusati a vario titolo di atti persecutori aggravati e diffusione non consensuale di materiale intimo.
Secondo l’ipotesi accusatoria, coordinata dal pubblico ministero Albenzio Ricciardiello, i due avrebbero preso di mira un uomo di Grazzanise, perseguitandolo per mesi. Le condotte contestate includono l’invio di foto e video a contenuto esplicito, trasmessi non solo alla vittima ma anche alla moglie e alla cognata, con l’obiettivo di minare i rapporti familiari e compromettere la reputazione sociale dell’uomo.
La vittima sarebbe stata sottoposta a un vero e proprio bombardamento persecutorio: centinaia di messaggi WhatsApp al giorno, contenenti minacce, insulti, ricatti e immagini a sfondo sessuale. Un flusso costante che, secondo l’accusa, avrebbe aggravato ulteriormente lo stato di prostrazione psicologica già subito dall’uomo.
Ora si attende la decisione del pubblico ministero sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei due indagati.