AVERSA. Carizzone e Stabile, troppo simpatici. Leggete cosa ha architettato il “Phil Collins” normanno per traferire in città la figlia dell’ex candidato sindaco

21 Novembre 2019 - 20:53

AVERSA (gianluigi guarino)- Troppo simpatici il direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asl di Caserta, Luigi Carizzone e i fratelli Salvatore e Peppe Stabile. Ancor più simpatici sono quando interagiscono. Magari, domani, venerdì, vi forniremo copia integrale dello spassoso carteggio intercorso tra il dirigente sanitario, appassionato di batteria, nel senso che si diletta a percuotere rullanti, piatti, charleston, tom e, siccome se lo può permettere, visto il suo stipendio, anche rototom, che formano uno strumento ad altissimo livello, roba da Phil Collins o Stefano D’Orazio. Eh sì, ve lo dobbiamo proprio far leggere il combinato (in)disposto della lettera in cui Carizzone giustifica il trasferimento da una struttura extraprovinciale, ad una interna al dipartimento che dirige di Monica Stabile, figliola di Peppe Stabile, cioè di colui che chissà perché riteneva che gli aversani lo avrebbero votato anche al di fuori del perimetro dei clientes del sindacato Fials, governato da Salvatore Stabile che di Peppe è il fratello e di Monica, lo zio.
In pratica Carizzone giustifica il trasferimento con l’assoluta urgenza di una figura professionale che nell’ambito dell’Asl di Caserta non esisterebbe e che risiederebbe solamente nelle competenze, sicuramente esistenti, ma non certo uniche nel suo genere, della dottoressa Monica Stabile di professione psicologa.

Leggendo però la prima lettera, cioè quella inviata dalla figlia di Stabile a Carizzone, il trasferimento viene chiesto non per questioni di scienza, ma, ci si perdoni la battuta, noi siamo goliardi, ci piace scherzare, ma per questioni di placenta. Al tempo in cui l’ha inoltrata, Monica Stabile, era, come ha scritto testualmente, al 6 mese di gravidanza. Si presume, dunque, che quando il trasferimento è diventato operativo sia arrivato almeno al settimo mese. E allora caro Phil Collins in versione aversana, se avevi bisogno urgentemente di una professionalità inesistente contenuta solo nel patrimonio cognitivo, nel now-how di Monica Stabile, ora che fai visto che al 7/ottavo mese di gravidanza si sta a casa e presumibilmente la signora Stabile ci rimarrà per un bel pezzo anche dopo il parto?
Quanto meno se proprio l’ennesimo componente della famiglia Stabile, siamo arrivati a tre o quattro tra fratelli, cugini e affini, doveva approdare ad Aversa sempre nel dipartimento di salute mentale, lo si poteva fare una volta trascorsi i mesi che la legge garantisce alle puerpere prima e alle neo mamme dopo.

Ma questi sono fatti così. No limits. E d’altronde se non gli è mai capitato niente, se nessun dirigente centrale dell’Asl ha mai obiettato qualcosa rimanendo invece in silenzio per evitare rogne durante le contrattazioni sindacali con la Fials, perché non dovrebbero continuare a farlo, impiegando, assumendo, a un passo da casa i discendenti fino alla quarta o quinta generazione?