AVERSA. Corso accelerato (inutile) per Marica De Angelis. Potrebbe sostituire Francesca Pagano come portavoce del sindaco

27 Settembre 2018 - 13:09

AVERSA (Christian de Angelis) – Nei giorni scorsi abbiamo scritto un articolo, riteniamo divertente, sulla polemica riguardante l’assessora comunale Marica De Angelis che, secondo un non meglio identificato giornale, avrebbe lasciato in lacrime l’ultima seduta della giunta.

Circostanza smentita da un comunicato stampa dei consiglieri comunali di maggioranza, nel quale abbiamo riconosciuto lo zampino del sindaco Enrico De Cristofaro (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO).

Sempre Casertace ha pubblicato un ampio resoconto delle ultime schermaglie riguardanti un rimpasto di giunta che poi, in pratica, è l’unica cosa di cui questa amministrazione e i consiglieri che la sostengono si occupano, al lordo del Puc circoscritto ai soliti quattro amici al bar.

La poltrona della De Angelis è diventata sempre più bollente. I consiglieri che chiedono di entrare nell’esecutivo fanno due conti e rinfacciano al sindaco si avere una rappresentanza sua, personale, spropositata: Alfonso Oliva, il vicesindaco nonchè assessore ai Lavori Pubblici Michele Ronza e, appunto, la De Angelis, anche se forse dimentichiamo qualcuno.

A questo va aggiunta la requisizione della delega all’Urbanistica.

Dopo essersi opposto con tutte le forze alla rimozione di Marica De Angelis, il sindaco, viste anche le perplessità di suo figlio Orlando, ex consigliere comunale ed ex coordinatore cittadino di Forza Italia, ha cominciato, seppur controvoglia, a prepararsi a questo avvicendamento.

Non si parla neppure di un allontanamento della De Angelis dalle stanze del Comune. I rumors di questi giorni raccontano di una possibile nomina a portavoce, che andrebbe a far ombra sulla portavoce che già esiste e che da anni è Francesca Pagano.

Questi rumors ipotizzano anche un percorso della De Angelis per ottenere l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti. E qui la voce potrebbe porre una questione inesistente, visto e considerato che essendo quello di portavoce un ruolo fiduciario, che può essere attribuito con semplice determina o anche con un decreto sindacale, non c’è alcuna obbligatorietà di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti e non c’è neppure l’esigenza irrinunciabile che il portavoce sia un aspirante giornalista.

La figura formale dell’addetto stampa comunale è, infatti, tutt’altra cosa rispetto a quella di portavoce.

E’ regolata dalla legge 150, a quel posto ci si accede per concorso e in quel caso sì che bisogna essere iscritti all’Ordine.

Comunque, fino a dicembre il problema non si porrà, visto che il sindaco, avendo l’idea di presentare un Puc non emendabile, almeno in questa fase, ha blindato la giunta che lo dovrà adottare, pena la nomina di un commissario ad acta da parte della Regione, entro e non oltre il 31 dicembre.

Coincidenza vuole che la data del 31 dicembre sia anche quella della scadenza del contratto della già citata attuale portavoce Pagano.