AVERSA. Eh, eh, stiamo a posto. Incontri al vertice tra Armandone Cesaro e Gimmi Cangiano-Capoluongo: per fottere Enzo Pagano e far passare Peppe Stabile…

4 Aprile 2019 - 12:32

AVERSA(g.g.) Ve l’immaginate allo stesso tavolo Armandone Cesaro e Gimmi Cangiano che, al cospetto di una pizza alla pummarola, parlano di strategie politiche? Oddio, considerando il fatto che la loro giornata non è impiegata e applicata granchè ad un lavoro normale, questo vale soprattutto per Armando Cesaro, mentre gli asili assistiti dalla politica della famiglia Cangiano-Capoluongo hanno bisogno magari di un minimo di presidio, non è che debbano aspettare la sera per incontrarsi.

Pur di fottere Enzo Pagano, che Gimmi Cangiano non vuole che diventi assolutamente sindaco di Aversa, ha impugnato il vessillo di questo povero Luigi Petrella che è un bravissimo cristiano, per carità, ma che, come anche le pietre sanno a Castel Volturno, non ha nè “il fisico bestiale”, nè una minima struttura culturale che gli possa consentire di assumere una carica tanto gravosa, com’è, senz’altro, quella di sindaco di Castel Volturno.

Per Cangiano, in realtà, non è importante chi si candidi nella città rivierasca. E non è importante nemmeno che il centrodestra vinca le elezioni nella stessa Castel Volturno e ad Aversa. Per lui, la frase d’ordine è una sola: fottere Enzo Pagano. E se questo implica la sconfitta nei due comuni più importanti, dove il 26 maggio si voterà, chi se ne frega. Questi sono affari per quei coglioni che ancora pensano che le ragioni di un partito, di una coalizione, prevalgano sulle ragioni personali e ancora di più sui bassi istinti, collegati alle smodate ambizioni.

D’altra parte, Dio li fa e poi li accoppia. E’ chiaro che i Cesaro trovino, automaticamente, un’affinità culturale, mentale, operativa con i fratelli Salvatore e Peppe Stabile. Stessa pasta. D’altronde, Forza Aversa è presente al tavolo del centrodestra, quale ulteriore sostegno ad un Magliocca ugualmente schiacciato sulle posizioni dei Cesaro ma nella necessità di non esasperare questa posizione, volendo lui acquisire più voti possibili alle elezioni europee anche da ambienti che, nel caso in cui decodificassero e registrassero l’affiliazione del presidente della provincia alla nota famiglia di Sant’Antimo, se ne allontanerebbero.

Per la cronaca, dobbiamo scusarci per un errore compiuto l’altro giorno, quando abbiamo scritto che Paolo Galluccio, l’alter ego di Cesaro e di Carlo Savoia, indagato per reati di camorra, è stato presente ai tavoli del centrodestra per Forza Aversa. In realtà, Galluccio non c’è andato (in una lettera che pubblichiamo in calce integralmente, dice che lui di politica non si interessa più, se se…) ma ci ha spedito Carratù e niente popodimeno che il figliolo di Gennaro “Genny” Pitocchi, mitico ingegnere capo in quasi tutti i comuni dell’agro aversano, durante la bella époque in cui non c’era un appalto importante che i clan non veicolavano a loro vantaggio, come scritto, certificato e timbrato in migliaia e migliaia di pagine di atti giudiziari, che poi sono delle sue controfigure politiche, per cui la sostanza rimane assolutamente invariata.

Naturalmente, in quel di Castel Volturno, con la candidatura forte di Giovanni Parente che resterebbe in campo e che potrebbe anche riuscire a convincere liste civiche locali a candidarsi con lui, senza proporre certi nomi imbarazzanti, Luigi Petrella, con la Lega messa nell’angolo da questo simposio di energia cerebrali, che si sviluppa dal tavolo di Armandone e di Gimmi, potrebbe anche convogliare il suo appoggio sullo stesso Parente che batterebbe in scioltezza Luigi Petrella, andando al ballottaggio, presumibilmente con il candidato del centrosinistra, cioè con il sindaco uscente Dimitri Russo o contro un suo derivato.

Ma si sa, in questa politica di oggi, in cui ormai la potestà è nelle mani dell’ultimo distillato della politica già rovinata degli anni 80, 90 e primo 2000, quello che aggiunge anche l’ignoranza, una certa grossolanità ai personalismi e all’assoluta mancanza di spirito di partito e di gruppo, può succedere questo ed altro.

QUI SOTTO LA LETTERA SPEDITACI DA PAOLO GALLUCCIO

Gentile direttore,
con riferimento all’articolo apparso sul sito internet casertace.net in data 1 aprile 2019 (https://casertace.net/aversa-alle-elezioni-ma-guarda-un-po-al-tavolo-del-centrodestra-ricompare-lindagato-dda-paolo-galluccio-spedito-da-giggino-a-purpetta-ancora-sulle-pizze-e-i-panzerotti-di-nini-migliaccio/), occorre fare alcune precisazioni.
In via assolutamente preliminare, l’avv. Paolo Galluccio da ormai due anni non si occupa più di politica. Allo stesso modo non è (da tempo) coordinatore del movimento politico Forza Aversa.
È priva di fondamento la notizia circa un suo interessamento ad una candidatura come sindaco di Aversa, né il suo nome è mai circolato con riferimento a tale investitura, né lo stesso Galluccio si è reso promotore di trattative politiche non avendo mai partecipato a “tavoli” politici e/o interpartitici.
Già da assessore comunale si dimise per motivi strettamente lavorativi e familiari ed oggi, neo papà, non è più interessato alla politica.

Le altre vicende di merito a cui lei fa riferimento, sono all’attenzione degli organi competenti nei quali si ripone la massima fiducia.
Buon lavoro.
Coordinamento politico Forza Aversa