AVERSA – LA SENTENZA Condannato Gino Fiordiliso. Ecco a quanto ammonta la pena a lui inflitta. I nomi e il destino degli altri imputati. Mentre per la truffa…

10 Novembre 2021 - 17:04

Il verdetto è stato pronunciato stamattina dai giudici del Palazzo Aragonese. Si tratta di una vicenda di cui CasertaCe molto si è occupata negli ultimi anni e i cui episodi possono essere reperibili attraverso il nostro ricerca-articoli interno o attraverso i motori esterni tradizionali, tipo google

 

AVERSA Si è chiuso dopo diversi anni il primo capitolo giudiziario di una vicenda complicatissima che ha impegnato la magistratura del Tribunale di Aversa-Napoli Nord e molti avvocati che intorno vi hanno lavorato. Stamattina, è stata pronunciata la sentenza che ha condannato a un anno e mezzo di reclusione Luigi Fiordiliso, per gli amici Gino, per violazione delle norme sull’intermediazione finanziaria. Lo stesso Fiordiliso, personaggio molto noto ad Aversa e con significativi trascorsi politici che lo portato nei primi anni 2000 ad essere più volte in predicato di una candidatura a sindaco in quota Margherita nel centrosinistra è stato assolto per il reato più grave di truffa. In verità, per quasi tutti gli episodi collegati a questo reato eccetto quello, di cui più volte Casertace si è occupato, consumato ai danni dei congiunti Russo e Tulino. In questo caso, però, Fiordiliso non ha ricevuto né una condanna, né un’assoluzione visto che il giudice è stato costretto a dichiarare il non luogo  a procedere per intervenuta prescrizione.

Sempre Gino Fiordiliso è stato condannato al risarcimento, da definire, come sempre in separata sede, delle parti civili costituite.

Assolti, invece gli altri imputati Marcello Fiordiliso, Antonio e Clementina Della Volpe.

A proposito di parti civili queste sono state rappresentate durante il processo dagli avvocati Raffaele Costanzo, Nicola Basile, Giuseppe Nespoli, Amedeo Barletta, Ciro Ferrucci e Mara Esposito Gonella.

Il collegio difensivo, invece, è stato formato dagli avvocato Filippo Trofino, Paolo Trofino, Francesco Picca, Giuseppe Stellato e Alfredo Marrandino.