AVERSA. Liceo “Cirillo”, studenti costretti ai doppi turni per almeno due anni. Amministrazione provinciale e Comune abbracciati nel disastro

30 Agosto 2024 - 17:28

AVERSA – A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, i docenti e gli alunni del prestigioso liceo classico “D. Cirillo” di Aversa, sono entrati nel pieno sconforto. E’ quasi data per certa la prospettiva, per almeno un paio di anni, di lezioni a doppio turno, con innegabili effetti negativi sulla scolaresca di questa prestigiosa istituzione scolastica.

I lavori dovevano iniziare nel mese di settembre del 2023. In un anno l’ignavia della Provincia, con il complice silenzio dell’amministrazione comunale di Aversa, è riuscita a distruggere i sogni di circa mille studenti. A dirla tutta studenti, docenti, genitori e personale speravano che venissero usati i tre mesi di pausa dalle lezioni. Al contrario, in questi giorni, si nota solo una sorta di cantierizzazione di un’ala del “Cirillo”, senza che nessuna attività da parte di maestranze specializzate sia realmente iniziata.

Un’altra situazione frutto dell’inquinamento di relazioni che dovrebbero essere esclusivamente di tipo istituzionale, dunque finalizzate realmente al bene comune, e che invece sono inquinati da una logica compromissoria di tipo politicante rispetto alla quale non vengono attivate forme di comunicazione serie attraverso le quali l’amministrazione comunale di Aversa avrebbe dovuto spingere in tutti i modi, affinché questo ennesimo obbrobrio a scapito della scuola aversana non si consumasse.

Ciò accade perché il presidente della Provincia Giorgio Magliocca fa parte dello stesso circuito trasformistico ignavo nei processi di governo che ha connotato larga parte della precedente amministrazione comunale, nella sua porzione ribaltonista frutto dell’accordo tra il consigliere regionale Giovanni Zannini e il deputato del Pd Stefano Graziano, e che ora connota l’intera struttura di un’amministrazione il cui vero sindaco non è una persona di Aversa, ma com’è del tutto evidente, una di Mondragone, cioè Zannini.