BAIA DOMIZIA. Prende il sole nudo in spiaggia: multa da 5mila euro. Insorgono i naturisti

14 Luglio 2024 - 11:11

La sanzione è spettata ad un turista bolognese

BAIA DOMIZIA – Multa da 5mila euro a un turista bolognese che prendeva il sole nudo in una porzione di spiaggia alla foce del Garigliano, ricadente nel comune di Sessa Aurunca, frequentata da oltre 30 anni dai naturisti.

“Nei piccoli comuni purtroppo si torna di nuovo alla caccia alle streghe. Faremo ricorso – spiega Francesco De Gennaro, presidente dell’Associazione Naturisti Italiani (Ass.Na.it) – si cerca ancora di attribuire l’articolo 726 del codice penale che punisce l’offesa alla morale e alla pubblica decenza, al naturismo. Eppure abbiamo avuto nel corso degli anni numerose sentenze della Cassazione che escludono l’applicabilità di tale articolo al naturismo poichè si tratta di un nudo filosofico e non pornografico. Nonostante ciò, nei piccoli comuni come quello di Sessa Aurunca i naturisti vengono ancora multati con sanzioni salatissime come nel caso del nostro associato che era da solo su una intera spiaggia non legittimata ma frequentata per prassi da oltre 30 anni da naturisti”.

Uno dei problemi principali che rilevano i naturisti è proprio la legittimazione delle spiagge. “Se una spiaggia viene legittimata non si incorrono in spiacevoli situazioni come l’essere sanzionati solo perchè si prende il sole in una forma diversa rispetto agli altri

– ha sottolineato De Gennaro – ho avanzato proposta al comune di Sessa Aurunca di legittimare quella spiaggia utilizzata per prassi dai naturisti, attendiamo ancora risposta. Ciò che davvero non si comprende è che il naturismo ha un indotto turistico fortissimo. Se si pensa che ci sono 500.000 persone solo in Italia e 20 milioni in Europa e sono solo i censiti. Con multe che vanno dai 5000 ai 10000 euro si cerca di debellare un flusso turistico redditizio impiegando inutilmente le forze dell’ordine a sanzionare lì dove non ce n’è alcun motivo. E’ impensabile poi che l’unica spiaggia legittimata è a Marina di Camerota che è la spiaggia del Troncone. Lì abbiamo organizzato il primo trekking naturista. Legittimare un’area significa quindi portare turismo e il naturismo ne offre un indotto fortissimo. Le spiagge legittimate sono sponsorizzate a livello nazionale e internazionale e questo è un’attrattiva per il naturista. Vietare un simile turismo per bigottismo ai nostri tempi è assurdo”.