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Benito Odorino, il primo casertano ammesso all’Accademia maestri pasticcieri italiani di Sal De Riso

17 Maggio 2022 - 17:18

Dal padre Enrico e prima ancora da suo nonno Benito ha appreso l’arte della pasticceria senza mai arrestare il desiderio di conoscenza. Nel suo laboratorio di pasticceria, sobrio ed elegante, in corso Umberto I a Casal di Principe, crea i suoi dolci dal gusto inconfondibile.

 

CASAL DI PRINCIPE È il primo casertano ad essere ammesso all’Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Il suo nome è Benito Odorino della pasticceria Benito di Casal di Principe, terza generazione di una famiglia di pasticceri.

E’ un risultato che stabilisce un nuovo punto di inizio perché nella pasticceria pensare di fermarsi per aver raggiunto tutti gli obiettivi che ci propongono gusto ed olfatto, è impossibile”, commenta Benito Odorino che si è particolarmente distinto per la sua creatività e per le straordinarie doti di gusto.

Pacato e sempre con il sorriso, riesce a cogliere tutte le sfumature sensoriali e a trasferirle nelle sue creazioni. Con solide radici nella tradizione innova ingredienti e forme raggiungendo con soddisfazione anche i palati più raffinati ed esigenti.

L’ingresso nell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani (conosciuta semplicemente anche come AMPI guidata da Sal De Riso) è un importante risultato a livello nazionale che Benito Odorino non manca di sottolineare “come un successo di famiglia”. Dal padre Enrico e prima ancora da suo nonno Benito ha appreso l’arte della pasticceria senza mai arrestare il desiderio di conoscenza. Nel suo laboratorio di pasticceria, sobrio ed elegante, in corso Umberto I a Casal di Principe, Benito danza tra creme, sfoglie e cioccolato.  L’ambiente ricorda una bella pâtisserie de Paris, segnando indubbiamente la differenza convintamente riconosciutagli dalla clientela.

La personale sfida di Benito Odorino è la lavorazione del cioccolato e come tutti i cultori di unicità, prima di creare i suoi cioccolatini dal gusto inconfondibile ha ricercato la sua materia prima ideale. Un viaggio che lo ha portato fino in Madagascar per i baccelli di vaniglia e le sue fave di cacao, a Santo Domingo per trovare finalmente l’spirazione e creare il suo cioccolato Meraki.

E’ stato proprio il cioccolato Meraki ad aprirgli le porte dell’Accademia dei maestri pasticceri italiani, scegliendo di presentare la Torta Meraki che esalta il cioccolato, gli agrumi delle sue terre ed i sentori di pepe Sansho.