Bruciato vivo nell’auto. Nuovi testimoni nel processo per l’omicidio del sindaco

30 Maggio 2019 - 19:00

CERVINO – Questa mattina è cominciato il processo in Corte di Assise di Appello a Napoli dell’efferato delitto del sindaco di Cervino, Giovanni Piscitelli.

Sotto accusa l’unico imputato Pietro Esposito Acanfora, ingegnere e responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Cervino, dopo la sentenza di assoluzione in primo grado e il ricorso in appello delle parte civili.

Undici anni fa, il 28 febbraio del 2008 Piscitelli, fu ritrovato morto a Cervino a qualche metro di distanza dalla propria vettura data alle fiamme. Era riuscito a scendere dal veicolo per tentare di porsi in salvo, ma le ustioni non gli diedero scampo.  Questa mattina la difesa e l’accusa hanno presentato un lungo elenco di testi, alcuni già ascoltati in fase di indagine.

Esposito Acanfora è assistito dagli avvocati Carlo De Stavola e Rocco Trombetti per le parte civili gli avvocati Renato Jappelli, Carlo Madonna, Giovanni De Raffaele Carfora e Giovanni De Lucia per il Comune di Cervino. La prossima udienza è stata fissata per il 20 giugno.