CADAVERE NEL VOLTURNO. Il mistero dell’auto chiusa e il video degli ultimi momenti di Izzo

18 Aprile 2024 - 10:35

GRAZZANISE – Chiudere la propria auto, dopo averla parcheggiata, è spesso un riflesso condizionato, un atto che viene compiuto con una certa dose di meccanicità.

Giovanni Izzo, l’uomo trovato morto nel fiume Volturno, ha chiuso la propria auto come gesto involontario, oppure sarebbe voluto tornare alla sua Fiat Panda e, quindi, si è premurato di chiuderla per evitare furti?

È quello che si stanno chiedendo gli inquirenti che stanno indagando sulla morte del 58enne, in passato coinvolto in indagini relative alle estorsioni del clan Schiavone e finito in carcere.

Aveva pagato il suo debito con la giustizia, come si suol dire, e Giovanni Izzo era quindi una persona totalmente libera.

L’ipotesi di un appuntamento con un’altra persona nei pressi del fiume Volturno, finito però in maniera drammatica, è al vaglio delle forze dell’ordine.

Ad aiutare le indagini saranno sicuramente le risposte che arriveranno dall’esame autoptico che si terrà all’ospedale di Caserta. Ma anche le immagini di alcune videocamere di sorveglianza della zona che hanno ripreso Izzo dopo essere sceso dalla macchina, mentre si dirigeva in un posto non ancora chiaro agli investigatori.