CAMORRA E MOZZARELLA. Il noto imprenditore Antonio Iemma: “Io sotto scacco del clan dei casalesi. Dissi si alla vendita visto che due anni prima avevo subito un grave attentato”

19 Agosto 2021 - 19:42

PASTORANO – (g.g.) Antonio Iemma è un imprenditore di Pastorano, titolare di due punti vendita di mozzarella di bufala e altri prodotti della stessa filiera. Uno di questi punti vendita si trova a Pastorano, l’altro nella vicina Pignataro Maggiore. E’ una delle vittime, o presunte tali, dell’attività svolta dal clan dei casalesi in questo particolare e remunerativo settore alimentare, gestito per anni da Walter Schiavone, figlio di Francesco Schiavone e fratello di Nicola Schiavone divenuto collaboratore di giustizia. Abbiamo scelto uno stralcio della recente ordinanza che ha portato all’arresto del citato schiavone e di altri componenti del suo gruppo, perchè Iemma è il primo nome noto, emerso in questa indagine, tra quelli degli imprenditori che fornivano il prodotto alle imprese che Walter Schiavone  controllava attraverso i suoi prestanome Antonio Bianco, Armando Diana, figlio di Elio Diana e Nicola Baldascino. Fino ad ora, infatti, tutti i nomi emersi riguardavano  caseifici della penisola sorrentina.

Anche Antonio Iemma, come i suoi colleghi, è creditore di cifre importanti per grandi quantità di prodotto, ritirato da Antonio Bianco e mai pagato. 20 kg al giorno in un primo tempo divenuti poi 50 in un rapporto costruito con “i buoni uffici” di Armando Diana.

Pubblichiamo un interessante intercettazione tra Iemma e Antonio Bianco in cui l’imprenditore con cautela prova a ottenere almeno qualcosa dei molti soldi che Bianco e dunque il clan dei casalesi hanno accumulato come debito nei suoi confronti.

Inutile dire che Antonio Iemma perde tempo dato che Antonio Bianco gli fa capire in pratica che per il momento (la telefonata risale al maggio 2018), le condizioni economiche della sua azienda non gli consentono di rientrare, ne in toto, ne in parte.

Quando è stato ascoltato dai carabinieri, Antonio Iemma non ha potuto fare altro che confermare di conoscere Antonio Bianco, suo riferimento insieme ad Armando Diana e del quale assunse notizie, che gli confermarono quello che già sospettava e cioè che le attività economiche rappresentate da Antonio Bianco, erano in realtà sotto il controllo di Walterino, al secolo Walter Schiavone. E d’altronde, come potete leggere nell’intercettazione, Antonio Iemma chiede tranquillamente a Bianco se ci stia recando ad Isernia. Si sa bene, questo lo aggiungiamo noi, che Isernia era al tempo, il luogo di residenza di Walter  Schiavone, colpito da un’ordinanza che gli impediva di dimorare in Campania.

Davanti agli investigatori Iemma dice di aver subito questo rapporto e di non aver potuto dire no anche perchè due anni prima, cioè nel 2016 aveva subito un attentato, quando una bomba esplose e danneggiò pesantemente il suo negozio di vendita al dettaglio di Pignataro Maggiore.

 

 

 

 

Un’altra verifica dell’ingerenza di tipo mafioso del BIANCO Antonio – e relativi soci occulti – nella distribuzione dei prodotti delle aziende “Zi’ Monaco” e “Caseificio fior di Sorrento”, emerge analizzando i rapporti commerciali tenuti da Bianco e Diana con l’azienda azienda casearia “Iemma”, rappresentata dall’omonimo IEMMA Antonio.

Il rapporto di soggezione del rivenditore agli uomini del clan Schiavone è dimostrato sia dalla telefonata intercettata del giorno 27.5.2018 tra quest’ultimo ed Antonio Bianco che dalle s.i. rese dal suddetto Antonio Iemma in data 10.7.2018. In particolare quest’ultimo, per compensare il credito vantato nei confronti del Bianco, vorrebbe ricevere in contropartita i prodotti del “Caseificio fior di Sorrento”, ma sa che deve ottenere il benestare da parte di Bianco, che detiene l’esclusiva della distribuzione; il credito vantato dall’azienda Iemma è legato ai rapporti commerciali per la fornitura di mozzarella.

Va anche evidenziato che lo Iemma, nella consapevolezza di chi rappresentassero Bianco Antonio e Diana Armando, fin dall’inizio dei rapporti, risalenti al 2016, aveva ritenuto praticare un prezzo di vendita agevolato e quantificato in 7,00 euro/kg.

 

Di seguito la conversazione telefonica e le s.i. di riferimento testé citate, di cui, come sempre, vengono sottolineati ed evidenziati, con il presente carattere ed accorgimento grafico, i punti ed i passaggi più salienti per questo GIP.:    

 

“Progressivo n. 22535  Data: 27/05/2018  Ora: 10:08:07 Durata: 0:11:15– RIT 1234/2018

Chiamato: +393472106014 intestato ed in uso a IEMMA Antonio, nato a Napoli il 15/04/1983;

Chiamante: +393345287417 intestato ed in uso a BIANCO Antonio, nato a Maddaloni (CE) il 14/06/1980;

 

ANTONIO IEMMA: ma tu non ti trovi ad andare a Isernia un giorno di questi?

ANTONIO BIANCO: io adesso ci devo andare…

ANTONIO IEMMA: ah…oggi devi passare…e a che ora ci vai?

ANTONIO BIANCO: eh! l’una…l’una e mezza…

ANTONIO IEMMA: all’una e mezza! e no perchè non ci sto…dopo devo portare a mangiare un poco a questi bambini hai capito! inc…Antonio eh!

ANTONIO BIANCO: e vedi tu…al ritorno a limite ti chiamo…(si accavallano le voci) io verso le cinque mi dovrei ritirare da Isernia

ANTONIO IEMMA: va bene…può essere che ci stiamo, e mi fa solo piacere…

ANTONIO BIANCO: va bene…

ANTONIO IEMMA: va bene?

ANTONIO BIANCO: ok…

Conversazione disturbata….

Integrale dalla posizione10.09.27…

ANTONIO BIANCO: inc…un poco alla volta, però…

ANTONIO IEMMA: non…Antò….ma io non sto a dire…inc…io non mi sono mai permesso di dire…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: io non mi sono mai permesso a nessuno di dire che tu mi devi dare una cosa di soldi…

ANTONIO BIANCO: io vorrei fare…velocizzare, vorrei fare tutto, però purtroppo qua le spese sono tante…inc…

ANTONIO IEMMA: Antonio se tu puoi…se tu puoi

ANTONIO BIANCO: non so nemmeno io come devo fare…quello, quello è il problema…

ANTONIO IEMMA: amore mio…sentimi un attimo compagno mio…allora, se tu puoi me li dai se tu non puoi…io ti voglio sempre più bene, tanto oramai il guaio è stato fatto…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: compagno mio ti sento mozzicato però…scusami Antonio non ti capisco…

Conversazione disturbata…

Antonio (BIANCO) si giustifica del debito (scaturito da un rapporto di fornitura di prodotti caseari, ndr) per le eccessive spese. IEMMA dice che se in questi due o tre mesi riescono ad apparare qualcosa a lui fa piacere perchè anche lui ha delle spese… Antonio (IEMMA) gli ribadisce la fiducia che ha sempre avuto nei suoi confronti, tant’è che i conti non li ha mai fatti e li ha sempre fatti fare a Lui.

Integrale dalla posizione 10.13.23

ANTONIO BIANCO: io sono stato sempre così, inc…che sono andato a lavorare…per questo ho campato 20 anni a lavorare…

ANTONIO IEMMA: e questo è vero…è vero…inc…

ANTONIO BIANCO: inc…l’uomo di merda…e mi sono comportato male con qualcuno…

ANTONIO IEMMA: Antò…

ANTONIO BIANCO: mi avrebbero chiuso le porte tutti quanti Antò…

ANTONIO IEMMA: Antò…Antò non l’ho mai pensato, non l’ho mai pensato…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: non l’ho mai pensato, io però ti devo dire la verità un poco in difficoltà mi ci sono trovato per colpa di questo fatto…

ANTONIO BIANCO: e lo so…lo so…se ti ho creato i disagi io, ti chiedo scusa…

ANTONIO IEMMA: un poco…un poco di disagio…

ANTONIO BIANCO: ma di più per la famiglia tua…inc…perchè devo parlare con te personalmente…me lo sono creato per la famiglia tua perchè hai portato un’altra perdita

ANTONIO IEMMA: tu lo sai se…se…inc…

ANTONIO BIANCO: inc…capisco tutto…però la perdita che hai portato tu…inc…tu devi recuperare fino all’ultimo centesimo…devi dire…

ANTONIO IEMMA: lo so perfettamente, lo so perfettamente…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: Totò io adesso mi faccio…ma Antò…Antò…invece quella roba di Armando, a me quello mi interessa, perchè ti dico la verità la riesco…la riesco ad inserire di più da me…e voglio fare qualche promozione con quella roba…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: inc…perchè Armando chiude i conti ogni settimana…allora…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: è la stessa cosa…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: tui fai il latticino  e lui fa la cosa…non ti preoccupare…Antonio io tengo certi caciocavalli…allora facciamo una cosa, ci sta questo mio amico che voleva incontrare STAIANO…eh! voleva incontrare STAIANO…se io faccio un po’ di fornitura di …inc…al posto di pagare me paga te? al posto di pagare te paga me? è un problema?

ANTONIO BIANCO: chi…inc…

ANTONIO IEMMA: sta quell’amico mio che deve fare un po’ di carico di mozzarella di STAIANO

ANTONIO BIANCO: eee…e qual è il problema…te lo sto dicendo da una vita io, ma qual è il problema…inc…

ANTONIO IEMMA: possiamo fare così oppure…

ANTONIO BIANCO: io ti faccio la bolla per te, dico il carico che hai fatto il prezzo che hai…e tu te la vendi a lui…capito! direttamente…

ANTONIO IEMMA: a posto! a posto a posto…

ANTONIO BIANCO: inc…io ti faccio la bolla di accompagnamento, quanto ti prendi 50 litri di latte, trenta litri di latte…io la faccio al caseificio Oro bianco…

ANTONIO IEMMA: va benissimo…

ANTONIO BIANCO: l’oro Bianco…inc…

ANTONIO IEMMA: noi possiamo provare a fare pure una cosa…ad inserirlo un poco, nel mio giro, quello che mi è rimasto perchè Maurizio mi ha fatto proprio un danno enorme…Maurizio sta caricando cinque chili da mano a me…capito! io sto lavorando solo con eccellenze campane, i clienti che mi sono rimasti di qua stanno vendendo una bomba perchè la mozzarella sta uscendo proprio cioccolato…hai capito…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: no ma pure di inverno deve essere il periodo, deve essere sempre il periodo …inc…ò frat…inc…

ANTONIO BIANCO: il problema tuo Antonio è solo l’orario…e basta…

ANTONIO IEMMA: lo so lo so …

ANTONIO BIANCO: al di fuori dell’orario di problemi non ne hai…perchè …inc…facciamo la mozzarella non buona, lo sai che esce malamente…

ANTONIO IEMMA: lo so…è vero è vero è vero…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: hai ragione ò frat tuo…

Poi continuano a parlare del nuovo deposito…e Antonio Iemma gli consiglia di trovarsi due locali da 200 euro l’uno…

Integrale dalla posizione 10.18.33…

ANTONIO BIANCO: Antonio…inc…quando torno da Isernia ti chiamo…

ANTONIO IEMMA: va bene…va bene, e se vuoi passare ti conservo un poco di mozzarella…

ANTONIO BIANCO: devo partire verso l’una…l’una e qualcosa…e Antonio…inc…

ANTONIO IEMMA: guarda che se tu passi entro le due…

ANTONIO BIANCO: inc…

ANTONIO IEMMA: se tu passi entro le due ci sta…sta aperto…sennò te lo lascio dietro al coso…inc…

ANTONIO BIANCO: non so se ce la faccio per le due preciso…inc…mica perchè…

ANTONIO IEMMA: ma sennò te lo lascio dietro il…inc…

ANTONIO BIANCO: inc… in modo tale che non ci sta nessuno in mezzo alla strada…

ANTONIO IEMMA: faccio la fotografia te la mando per wathsapp dai…

ANTONIO BIANCO: (ride)

I due si salutano…

Antonio (BIANCO) gli ribadisce che  si vedranno al suo rientro da Isernia (allude da SCHIAVONE Walter, n.d.r.) e Antonio (IEMMA) gli dice di passare dal suo punto vendita per prendere la mozzarella e portarla (allude  SCHIAVONE Walter, n.d.r.). Antonio (BIANCO) gli risponde di non sapere se potrà, per i tempi stretti. Si risentiranno. (cfr. all. nr.102)”.

 

Ma ancor più eloquenti per la dimostrazione dei reati che in questa sede si contestano sono le dichiarazioni dello IEMMA verbalizzate dalla PG operante il 10 luglio 2018:

 

“…Omissis

Premetto di essere titolare dell’azienda Casearia IEMMA dall’anno 2009, o meglio: nel 2009 ho aperto una ditta individuale che produceva solo foraggi, nel 2011 ho aperto il caseificio Iemma ubicato in località Torre Lupara di Pastorano (Ce) con punto vendita anche in Giugliano in Campania.

A.D.R: Ho conosciuto BIANCO Antonio, detto Mammut, circa 2 anni fa e mi fu presentato da DIANA Armando  il quale da circa 5 anni mi fornisce il pane a marchio “Morico”  presso il punto vendita di Giugliano. Conosco DIANA Armando da molti anni e so che è il nipote di Elio Diana, detenuto e cugino di Gaetano Diana mio amico.

ADR: Ricordo che DIANA Armando circa 2 anni fa  mi propose di vendere un consistente quantitativo giornaliero di mozzarella di bufala a Bianco Antonio, concordammo con quest’ultimo il prezzo e modalità di consegna e fatturazione. Ovvero Antonio Bianco mi disse che veniva lui o suoi collaboratori a ritirare giornalmente circa 20 chili di mozzarella nei primi due mesi, poi aumentammo il  quantitativo vertiginosamente fino a consegnargli 150 chilogrammi di mozzarella al giorno. Chiaramente io avevo necessità di fatturare il prodotto perché conoscevo la personalità di Bianco Antonio e gli interessi che costui aveva con altri soggetti. Mi spiego meglio. Quando DIANA Armando mi propose di consegnare il prodotto a Bianco Antonio io presi informazioni ai vari punti vendita e tutti sapevano che Antonio Bianco era in società con Walterino Schiavone figlio di Sandokan. Quindi io da un lato NON POTEVO RIFIUTARE la richiesta di consegnare a loro la mozzarella, conoscendo la personalità dei predetti, mentre  dall’altro lato volevo lasciare traccia della consegna della mozzarella,  quindi concordammo che la fatturazione venisse intestata alla ditta “Zi’ Monaco di Agerola”. Chiaramente non sempre la vendita reale corrispondeva a quanto fatturato. In realtà io avrei voluto fatturare tutto ciò che consegnavo ma Antonio Bianco ed il suo socio non volevano e come ho detto sopra anche in questo ho dovuto accettare le loro condizioni.

A.D.R: Io non ho mai ricevuto minacce esplicite da BIANCO Antonio e/o SCHIAVONE Walter, di consegnare loro la mozzarella, ma chiaramente mettetevi nei miei panni, io ho due punti vendita esposi al pubblico, ho già subito un attentato circa 4 anni fa (posizionarono un ordigno esplosivo nella mia azienda di Pignataro) di cui ho sporto denuncia, pertanto decisi consegnare come sopra specificato la mozzarella al Bianco. E’ anche capitato che in più occasioni BIANCO Antonio ed il suo socio hanno accumulato debiti nei miei confronti fino ad arrivare a 30.000 euro, attualmente mi devono ancora circa 15.000 euro.

Spontaneamente: non ho detto prima che a Bianco Antonio proprio perché apparteneva alle persone di cui sopra ho praticato un prezzo “particolare” nel senso che solo a lui vendevo la mozzarella a 7 euro al chilo nel periodo estivo, vale a dire che agli altri rivenditori nello stesso periodo la vendo a 8 euro 8,50.

ADR: Ho conosciuto Walter Schiavone molto tempo prima dell’inizio dei rapporti commerciali con Antonio Bianco. Nel settore era noto che i predetti erano soci e prima di rifornirsi da me Antonio Bianco e Walterino si rifornivano al Caseificio San Maurizio, ritengo con le stesse modalità con cui hanno avuto rapporti commerciali con me. So anche che i predetti si sono riforniti nel tempo anche dal caseificio “dei Pini” di Caivano di Salvatore RONOFRIO.

ADR: Non rifornisco continuativamente  Antonio Bianco dal mese di novembre 2017, da tale periodo solo saltuariamente Bianco Antonio ha mandato i suoi collaboratori a ritirare piccoli quantitativi di mozzarella. Io ho tentato di recuperare i soldi da Antonio Bianco, facendo  consegnare, in contropartita, i prodotti caseari provenienti da Agerola. Poiché sapevo che Antonio Bianco aveva l’esclusiva in questa provincia di vendere i prodotti del caseificio “ZI MONACO e STAIANO” di Agerola, chiesi ad Antonio Bianco di poter vendere tali prodotti. In buona sostanza sono riuscito a recuperare la metà del debito che Bianco Antonio aveva con me. Ricordo benissimo che quando proposi ad Antonio di fornirmi i prodotti di Agerola lui prima di confermarmi la vendita mi disse che si doveva consultare con Walterino che si trovava agli arresti domiciliari ad Isernia.

ADR: Ogni qualvolta che io richiedevo a Bianco Antonio la restituzione del debito questi si lamentava che Walterino lo dissanguava, nel senso che voleva sempre soldi e sperperava il guadagno che ottenevano dalla vendita dei prodotti caseari.

ADR: fra i collaboratori di Bianco Antonio ho conosciuto Nicola Baldascino di Casal di Principe intestatario della società  i “Freschissimi” alla quale io ho anche fatturato minimi quantitativi di mozzarella per il punto vendita. Voi mi dite che Nicola è stato arrestato per detenzione di un ingente quantitativo di droga, vi rispondo che io sapevo facesse uso di cocaina ma non sapevo che la detenesse ai fini di spaccio.   So anche che Antonio Bianco ha altri collaboratori che lo aiutano per la consegna dei prodotti che sono in grado di riconoscere fotograficamente: 

 L’ufficio da atto che pone in visione un album fotografico contraddistinto dal numero 1068/5-2 datato 09.07.2018 composto da 15 effigi fotografiche ritraenti i volti di altrettante persone, non viene mostrata al teste la legenda contenente le  generalità e spillata all’ultimo foglio del presente album. Si procede all’individuazione e IEMMA Antonio  dichiara:

Non riconosco la persona effigiata nella foto nr.1. L’ufficio dà atto che la foto nr.1 raffigura SCHIAVONE Ivanhoe nato a Napoli il 18.03.1988.-

Non riconosco la persona effigiata nella foto nr. 2. L’ufficio dà atto che la foto nr.2 raffigura PALMIERO Francesco, nato a Villaricca il 23.04.1996.

Non riconosco la persona effigiata nella foto nr.3. L’ufficio dà atto che la foto nr.3 raffigura NESPOLI Antonio nato a Bellona  il 13.06.1981.

Riconosco benissimo la persona raffigurata nella foto nr. 4 in Nicola BALDASCINO di cui ho appena parlato di Nicola ho anche la sua utenza cellulare, atteso che collaboravamo a livello commerciale. L’ufficio dà atto che la foto nr.4 raffigura BALDASCINO Nicola,  nato a Casal di Principe il 16.05.1977.

Riconosco benissimo la persona raffigurata nella foto nr 5 in Antonio BIANCO di cui sopra ho ampiamente parlato. L’ufficio dà atto che la foto nr.5 raffigura BIANCO Antonio,  nato a Maddaloni il 14.06.1980.

Riconosco nella foto nr 6 un collaboratore di Antonio BIANCO, a nome  Davide questo ragazzo, ha iniziato da poco a collaborare Bianco Antonio nella vendita dei prodotti caseari. L’ufficio dà atto che la foto nr.6 raffigura NATALE Davide, nato ad Aversa il 07.11.1995.

Riconosco nella foto nr 7 DIANA Gaetano mio amico da diverso tempo. Con lui non ho mai avuto controversie. L’ufficio dà atto che la foto nr.7 raffigura DIANA Gaetano nato a Napoli il 27.04.1991.

Non riconosco la persona effigiata nella foto nr.8. L’ufficio dà atto che la foto nr.8 raffigura SIMEONE Raffaele  nato a Caserta il 17.06.1987.

Non riconosco la persona effigiata nella foto nr.9. L’ufficio dà atto che la foto nr.9 raffigura SCHIAVONE Chiara nata a Napoli il 17.03.1997.

Riconosco nella foto nr 10 Nando un ragazzo di Caserta fidanzato con Daniela Formati anch’ella mia amica. Ho anche visto in alcune sporadiche occasioni Nando in compagnia di Bianco Antonio, non sono a conoscenza dei rapporti fra Antonio Bianco e Nando raffigurato ni questa fotografia. Voi mi dite che come avete arresto Nicola Baldascino avete anche arrestato Nando e la sua fidanzata per motivi di droga. Devo confessarvi che non sapevo che i predetti fossero stati arrestati ma ciò non mi sorprende. L’ufficio dà atto che la foto nr. 10 raffigura ARCELLA Ferdinando nato a Mugnano di Napoli il 23.07.1988.

Non riconosco la persona effigiata nella foto nr.11. L’ufficio dà atto che la foto nr.11 raffigura PIROZZI Claudio Giuseppe nato a Napoli il 01.05.1986.

Riconosco nella foto nr.12 Walter SCHIAVONE anche se in questa immagine è più grasso di come lo ricordavo, di lui ho già parlato. L’ufficio dà atto che la foto nr. 12 raffigura Schiavone Walter nato a Loreto il 19.10.1981.

Riconosco nella foto nr.13 BIANCO Francesco, fratello di Antonio, per quanto ne sappia Francesco collaborava con suo fratello nella consegna dei prodotti, ma ultimamente mi disse che aveva trovato lavoro presso il caseificio Amodio, nulla so sul suo conto. L’ufficio dà atto che la foto nr. 13 raffigura BIANCO Francesco nato a Maddaloni il 27.12.1988.

Non riconosco la persona effigiata nella foto nr. 14. L’ufficio dà atto che la foto nr.14 raffigura DELL’IMPERIO Francesco nato a Napoli il 01.09.1988.

Riconosco persona raffigurata nella foto nr. 15 in Salvatore SARRACINO cognato di Bianco Antonio, di quest’ultimo Antonio Bianco si lamentava asserendo che spesso non gli pagava la mozzarella, nulla so sul suo conto. L’ufficio dà atto che la foto nr.15 raffigura SARRACINO Salvatore nato a  Santa Maria Capua Vetere il 01.02.1987.

Omissis… (cfr all. nr. 6)”.