Camorrista tenta estorsione ai danni do un imprenditore dell’agro aversano, che lo denuncia. Ecco quanto “ha preso” in Appello Antonio Barbato

14 Luglio 2020 - 12:00

TEVEROLA – Sentenza riformata in Corte d’Appello per Antonio Barbato, considerato vicino al clan dei Casalesi, che nel dicembre 2018 fu arrestato per tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Teverola.

In secondo grado, la pena (che era di 6 anni e 2 mesi) è stata ridotta ed ora è fissata a 5 anni 1 mese e 10 giorni, più 8mila euro di multa.

Per l’altro imputato, Carmine Lucca, confermata la condanna a 2 anni e 6 mesi.

La Corte di Appello chiude anche la parentesi delle misure cautelari limitative della libertà personale, precisamente un divieto di dimora, che viene in pratica annullato.

Barbato è difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli, mentre Lucca è difeso dall’avvocato Fabozzi.