CAOS QUESTURA E PREFETTURA. Venti giovani lavoratori interinali con contratto a rischio: cosa sta succedendo

23 Giugno 2025 - 16:17

CASERTA – Venti lavoratori appesi al verdetto del Tar, oltre cento in tutta la Campania. Ma al di là del ricorso presentato da Adecco e Randstad contro il Ministero dell’Interno, è l’intero sistema delle Questure e delle Prefetture a rischiare un collasso operativo. A farne le spese potrebbero essere anche gli immigrati, le aziende e l’equilibrio della sicurezza pubblica.

Si tratta di lavoratori somministrati che, dal 2021 in poi, gestiscono le pratiche relative all’immigrazione presso gli sportelli della Questura e della Prefettura di Caserta. Per far fronte all’aumento continuo delle richieste, post Sanatoria del 2020, il Ministero ha assunto tramite agenzia circa 1.000 precari in tutta Italia, un centinaio solo nella nostra regione.

I contratti, prorogati anche mese per mese, non hanno però garantito alcuna stabilità. E Prefetture e Questure hanno dovuto fare i conti con un numero insufficiente di dipendenti strutturati, rallentando inevitabilmente i procedimenti amministrativi.

Le due agenzie interinali vincitrici dell’appalto – Adecco e Randstad – hanno impugnato la proroga tecnica del contratto disposta dal Viminale fino al 2026, in attesa di una nuova gara d’appalto. Il Tar del Lazio si pronuncerà il 24 giugno.

Le agenzie lamentano perdite economiche costanti, una posizione particolare se si pensa che sono state proprio le condizioni economiche da loro presentate a permettere l’aggiudicazione. E domani 24 giugno il Tar si pronuncerà sul ricorso avverso alla proroga tecnica, partita automaticamente nel giugno 2024, come previsto dall’ultimo contratto dell’estate 2023.

Una situazione che rischia di aggravare ulteriormente i ritardi negli uffici immigrazione, con pesanti ripercussioni su cittadini stranieri, operatori, imprese del territorio e sul già fragile equilibrio degli organici nella pubblica amministrazione.