CASAGIOVE. Agli unti del pensiero progressista, che dicono di lavorare gratis per il popolo, non dispiacciono i quattrini pubblici di Peppe Vozza

19 Aprile 2024 - 19:57

Elpidio Pota, uomo di fiducia del sindaco Giuseppe Vozza, che lo ha accompagnato nella campagna elettorale e per questi anni di amministrazione, e Mariarosaria Della Valle, moglie dell’ex sindaco di Camigliano Vincenzo Cenname, dirigente chiacchierato del comune di Casal di Principe e altro “uomo giusto”, prenderanno cinquemila euro a testa. La ricerca di queste figure è durata dieci giorni lavorativi, con la “gratificazione” di due persone (su tre) vicine al primo cittadino

CASAGIOVE (gianluigi guarino) – La notizia che stiamo per dare non è niente di che. Nel senso che è nella media delle notizie che CasertaCe eroga ai suoi lettori.

Storie normali di piccola o media ricotta, popolate da personaggi che, essendo amici di quello o di quell’altro politico, intascano quattrini che, se uscissero dalla tasca del politico di turno, non ci sarebbe nulla da obiettare. Ma siccome vengono attinti dalla cassa del pubblico danaro, c’è invece da obiettare anche di più rispetto a quello che di solito facciamo.

Abbiamo deciso di darla questa informazione e dunque di non relegarla in un cassetto, come siamo costretti a fare per tante altre simili che per motivi di tempo, di personale, di dotazione troppo piccola di “polpastrellineria” a nostra disposizione da scaricare sulle tastiere.

Abbiamo deciso di farlo per un motivo ben preciso. Ci fa ancora incazzare che esistano dei politici che si proclamano di sinistra, cioè sedicenti di sinistra, ai quali quest’auto definizione serve per costruirsi un’aura di legalitarismo rivelato. “Noi siamo di sinistra e quindi certe cose non le facciamo”. Questo era il sogno di Enrico Berlinguer, ma quella diversità di cui parlava il grande leader sardo era espressa in buona fede.

Berlinguer soffriva per davvero quando un comunista veniva trovato con le mani nella marmellata. Qui c’è Caserta che si rappresenta come struttura fondativa di comportamenti che la classe politica assume, sviluppa e attua in quanto classe politica casertana.

La collocazione è un mero optional.

Prende il sindaco di Casagiove, Peppe Vozza. Questo è uno che sembra ispirato allo stesso modo con cui è ispirato il Dalai Lama. Della serie “chi, io? Ma io sono la legalità, io premio la meritocrazia, io voglio una società giusta e capace di essere progressiva e progressista”.

E infatti leggiamo la determina numero 198 del 3 aprile.

Il 18 marzo il comune di Casagiove, con una certa fretta, ha iniziato a cercare, tramite manifestazione di interesse, un responsabile della comunicazione, un responsabile per il monitoraggio e lo sviluppo e un project manager. Tutto risolto nel giro di 17 giorni, Pasqua e Pasquetta inclusa.

Elpidio Pota. In pratica la protesi di Peppe Vozza, colui che gli ha coordinato la campagna elettorale. E siccome dice di essere un rossoverde, sta nella partita del Macrico, come segretario generale della Fondazione creata dalla Diocesi. A tutta Casagiove ha raccontato che lui ha prestato gratuitamente la sua opera da il coordinatore dell’ufficio di supporto al sindaco e alla giunta.

E con grande spirito di solidarietà, ora intascherà 5 mila euro per 166 ore in dodici mesi di lavoro come project manager, parola, quest’ultima, scappata in maniera galeotta, essendo una simbologia di antonomasia del capitalismo, che sa tanto di Wall Street, di Berlusconismo.

Si tratta di un progetto nazionale, finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia. Essendo sempre il festival della vaghezza questi bandi e la loro realizzazione, per evitare guai o errori, vi riportiamo testualmente la finalità del piano che ha visto Casagiove aggiudicarsi un finanziamento da 193 mila euro: “volto a promuovere azioni di intervento a livello comunale per restituire importanza e protagonismo agli attori locali della Comunità educante per sperimentare e consolidare sul territorio modelli e servizi di welfare di comunità nei quali persone di minore età e le proprie famiglie diventino protagonisti“. Non vediamo l’ora di vederlo.

E un altra nomina, in questo caso il fondamentale “responsabile monitoraggio e valutazione”, è andata a Mariarosaria Della Valle, moglie dell’ex sindaco di Camigliano, Achille Cenamme, per anni dirigente dell’Ufficio Tecnico di Casal di Principe, dove ha attraversato diverse vicissitudini e dove fu voluto dall’altro “unto” del pensiero progressista, Renato Natale.

Qualche ora in meno di lavoro, invece, per il responsabile della comunicazione di questo progetto: Giovanni Riccio da Aversa.