CASERTA ALLE ELEZIONI. Del Gaudio, arma tattica anti-Zinzi di Valentino Grant. FdI pronto a discutere su un candidato Lega vero, ma anche a correre ambiziosamente da solo

7 Giugno 2021 - 18:24

Al di là delle dichiarazioni e dei comunicati stampa, la realtà è questa e la partita è soprattutto interna alla Lega tra il livello nazionale e quello regionale

 

 

CASERTA (G.G.) – Abbiamo trovato un modo per dare più frequentemente informazioni sullo stato delle cose relativa alla messa a punto di candidati sindaci e liste in vista delle elezioni comunali della città di Caserta, che si svolgeranno (manca solo l’ufficializzazione da parte del governo) nelle giornate di domenica 3 ottobre e lunedì 4.
Vediamo se indovinate il metodo. Centrodestra: non ci giriamo troppo intorno perché altrimenti facciamo un cattivo servigio ai nostri lettori, che hanno sempre avuto la possibilità di conoscere in parte le intenzioni vere dei politici locali, lontane anni luce dalle dichiarazioni ufficiali che erogavano.
Il problema del centrodestra non è rappresentato da uno scontro sulla titolarità della designazione tra i partiti che ne costituiscono l’ossatura, e cioè Fratelli d’Italia, Lega Salvini e Forza Italia.
Ciò significa che sia Forza Italia che il partito della Meloni non hanno alzato, fin ad oggi, e non alzeranno, le barricate di fronte a una rivendicazione della Lega di Salvini.
Il problema è un altro ed è interno a questo partito.
Gianpiero Zinzi, che in vita sua ha sempre svolto la funzione importante di opposizione del governo De Luca, senza mai scomparire dalla scena, navigando sottotraccia come tanti altri consiglieri regionali di minoranza che le loro giornate le trascorrono sotto alle finestre del governatore per raccogliere un po’ di becchime che questi gli lancia.
Il format, dunque, non è quello che riconduce direttamente al brand-Zinzi, cioè alle logiche del governo a tutti i costi o di una politica vissuta solo quando può essere dedita alla gestione.
Perché questa, parliamoci chiaro, se non rappresenta necessariamente la realtà dei fatti, si configura sicuramente come la modalità con cui è stata percepita, negli anni, la figura di Domenico Zinzi, papà di Gianpiero.
Questi ha qualche amico, a Roma, nella Lega, che sta anche spingendo per una sua candidatura a sindaco di Caserta.
Se oggi la designazione non è avvenuta, è solo perché, come abbiamo già scritto, il coordinatore regionale Valentino Grant non gradisce, per motivi suoi e al di là di ogni dichiarazione di maniera che lascia, almeno ai nostri occhi, il tempo che trova, che Zinzi scenda in campo per la candidatura più importante del governo di Caserta.
La situazione è esattamente questa.
Ora, se Zinzi dovesse rimanere in campo e i suoi amici romani spiegassero a Salvini la situazione reale, allora potrebbe anche darsi che gli organi nazionali del partito cerchino di comporre lo strappo che, di fatto, Grant ha realizzato.
Al riguardo, l’ipotesi di candidatura di Pio Del Gaudio, chiamato con contratto fiduciario a fare il dirigente al Comune di Teano da un sindaco di centrosinistra, appare più strumentale che strategica.
Avendo capito che l’ipotesi di Pietro Falco non avrebbe mai retto, Grant ha virato su Del Gaudio, che ritiene un’opzione più spendibile.
Ma non lo ha fatto perché si è posto veramente il problema del governo della città capoluogo, ma semplicemente per cercare di sbarrare la strada a Zinzi, che poi è il vero obiettivo strategico dell’attuale politica del coordinatore regionale della Lega.
È chiaro che Forza Italia potrebbe rappresentare, ma solo per effetto del livore che Luigi Cesaro detto “Gigino a ‘purpett” nutre nei confronti di Zinzi, privato della candidatura al parlamento dal ras politico di Sant’Antimo tre ore prima della presentazione delle liste, un’arma tattica di veto, anche se bisogna capire fino a che punto il neo commissario provinciale Carlo Sarro voglia diventare assumere lo scomodo ruolo di soldato di complemento del coordinatore regionale della Lega.
E veniamo, infine, a Fratelli d’Italia: questo partito si muove con una certa serenità, forte del trend elettorale positivo e della prospettiva di una o due visite che la leader nazionale Giorgia Meloni farà a Caserta nel corso della campagna elettorale.
Fratelli d’Italia è anche disponibile ad accettare una candidatura della Lega. Purché sia della Lega, però, e non contempli, invece, una consegna alla subalternità rispetto al progetto civico di Del Gaudio, il quel, da oggi, dopo essere stato assunto al Comune di Teano dal sindaco di centrosinistra, ha anche ulteriormente marcato questa sua identità politica. Peraltro, il tavolo nazionale dei partiti, che mercoledì si riunirà ancora una volta, ha sacramentato un metodo ovvio: la Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia possono ottenere la titolarità a indicare il candidato sindaco a Roma, a Milano, a Genova, ecc., ma comunque questo deve ricevere il gradimento degli altri due partiti che non lo esprimeranno.
Siccome Fratelli d’Italia ha compreso che in questa storia di Del Gaudio c’è molta strumentalità rispetto ad una guerra, non ancora guerreggiata, ma del tutto evidente, interna al partito di Salvini, considera politicamente poco seria e irricevibile questa ipotesi di candidatura.
Fdi ritiene di essere in grado anche di sfilarsi dalla Lega e da Forza Italia qualora Grant continuasse a imporre un nome, ma soprattutto un metodo che minimizzerebbe l’identità politica della coalizione.
A quel punto, ipotesi come quella di Enzo Bove candidato sindaco diventerebbero molto più praticabili, con almeno tre liste autentiche a supporto.
L’articolo non è corto, ma rispetto ai nostri standard quando scriviamo di queste cose, siamo pressoché al telegramma.