CASERTA ALLE ELEZIONI Veto del Partito democratico alla candidatura di Franco Capobianco. Il segretario Tresca: “Mai posto motivi ostativi”

17 Luglio 2021 - 18:16

Un post in rete “scatena l’inferno”. Capobianco scrive “tolgo il disturbo” e centinaia di amici lo invitano a ripensarci. Greco: “Non riesco a comprendere come si possa respingere un atto di generosità non dovuta”. Ma il leader del Pd cittadino nega contatti: “Forse ha avuto altre interlocuzioni, non posso escluderlo”

 

 

CASERTA (rita sparago) “Caserta al voto. Ottobre 2020. <Siatene certi. Io ci sarò>. Avevo ringraziato il Maestro Bruno Donzelli per avermi dato la possibilità di comunicare una mia aspirazione. Ringrazio ora il Maestro Alessandro Del Gaudio che mi dà la possibilità di comunicare la mia rinuncia a quella aspirazione: <Ottobre 2021. Tranquilli – Siatene certi – Tolgo il disturbo>. Ringrazio e auguro ogni bene ai dirigenti del Pd di Caserta”. Un solo post pubblicato su facebook e Franco Capobianco, come un novello Massimo Decimo Meridio, ha scatenato l’inferno in rete ma soprattutto nel Pd casertano, che sembrerebbe avere posto veti alla sua candidatura al consiglio comunale. In ventiquattr’ore (già ieri Capobianco aveva modificato la foto del suo profilo scrivendo all’interno del cerchio, in sui solitamente si aggiunge una propria immagine, il suo nome su sfondo rosso) centinaia di commenti si sono susseguiti, di gente comune ma anche di esponenti vecchi e nuovi del Pd che, almeno sui social, hanno invitato Capobianco a ritornare sui suoi passi ed a scendere ancora una volta, nell’agone politico del capoluogo che lui conosce a menadito. Evidentemente la sua volontà di tornare a sedere tra i banchi del consiglio comunale di Caserta non è piaciuta a tutti e molti hanno indicato nella segreteria cittadina e nel capogruppo consiliare del Pd, le maggiori resistenze. Ma è possibile che il veto di due persone, il segretario cittadino del Pd Enrico

Tresca ed il capogruppo consiliare del Pd Andrea Boccagna, incidano così tanto all’interno del partito da far retrocedere Capobianco dal suo proposito? Tresca e Boccagna sono “fedelissimi” del sindaco Carlo Marino. E’ quindi quest’ultimo che si oppone alla discesa in campo di Capobianco?

“Considero Capobianco un compagno ed un amico, oltre che una storica figura del panorama del centrosinistra e del Pd casertano in particolare. Posso assicurarle – ci ha spiegato il segretario cittadino Tresca – che tra me e lui non c’è stata alcuna interlocuzione su una sua possibile candidatura. Capobianco è stato, in altri periodi, un autorevole esponente del partito, dirigente a tutto tondo. Quindi come potrei io porre dei motivi ostativi? Ribadisco che mai potrei elevare veti. Non so, tra l’altro, se è stato lui a parlare di veti, perché io il suo post non l’ho letto”.

Strano che Tresca non lo abbia letto, perché da stamattina in città non si parla che della scelta di Capobianco. “Il  Pd sarà centrale nella prossima tornata elettorale. La battaglia diventa sempre più politica perché dall’altro lato abbiamo un centrodestra sempre più a trazione leghista, a Roma come a Caserta. Questo è il campo da gioco e  tutte le risorse sono necessarie per vincere questa battaglia. Più si allarga il campo è meglio è. Se con il suo post Capobianco voleva dichiarare la sua disponibilità a candidarsi – ha concluso Tresca – noi la teniamo presente. Ma c’è bisogno di un contatto diretto. Non so. Forse lui ha avuto altre interlocuzioni, non posso escluderlo. Ma certo non sono stato io a dirgli di no. E non penso neppure che un consigliere comunale o il sindaco possano avere posto dei veti. Franco al momento è assente dalla vita del partito cittadino, ha fatto altri percorsi ma certo qualsiasi interlocuzione è benvenuta”.

Intanto si susseguono i commenti al post di Capobianco. Tra questi quello di Ubaldo Greco che scrive “sinceramente, senza ipocrisie e scevro da qualsiasi piaggeria nei confronti di chicchessia, da vecchio dirigente di partito, non riesco proprio a comprendere come si possa respingere l’atto di generosità non dovuta di Franco Capobianco, allorché ha dato la disponibilità di dare una mano al Pd ed alla coalizione, in un momento di tale difficoltà”. Il consigliere uscente Gianni Comunale invita Capobianco a ripensarci “… e credo – scrive – di poterlo fare a nome del Pd casertano. Questo è il periodo delle ‘bacchette’ politiche…. Anche perché sarebbe paradossale immaginare che il segretario ponga dei veti, essendo l’unico che sta lavorando per creare una lista forte e competitiva. Cercate gli eventuali colpevoli altrove”.