CASERTA. Carlo Marino non vuol tirare fuori l’elenco che spedisce a Roma dei suoi consulenti e dei suoi incaricati d’oro. Ma il Tar gli ordina di metterli a disposizione entro il 7 agosto

16 Luglio 2022 - 13:11

La sentenza è stata infatti pronunciata l’8 luglio e l’ordine dovrà essere eseguito entro 30 giorni. Accolto il ricorso presentato dall’Avvocato Luigi Adinolfi, in calce al nostro articolo che contiene la solita riflessione sul sindaco (chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere) la copia integrale delle 8 pagine contenenti la sentenza del Tar della Campania

 

CASERTA (g.g) Non è per indolenza, di cui non possiamo certo essere tacciati, dato che più stacanovisti  di noi di CasertaCe ce ne sono pochi sulla faccia della terra. Dopo tanti anni di articoli dedicati a sentenze della giurisdizione amministrativa, cioè emesse dal Tar e dal Consiglio di Stato, potete anche fidarvi, cari lettori quando vi diciamo che se vi ritagliate un quarto d’ora, non un minuto di più, per aprire e leggere la sentenza emessa alcuni giorni fa dal Tar della Campania in tema di trasparenza di atti amministrativi dei Comuni, capirete tranquillamente tutto al di là di qualche termine giudiziario suggestivo come “il fuoco cognitivo” inteso come desiderio del ricorrente di conoscere i fatti dell’Amministrazione Comunale. L’avvocato amministrativista Luigi Adinolfi di Caserta ci permette grazie alla chiarezza del ricorso presentato contro il diniego ricevuto dal Comune di Caserta di ottenere la copia dell’elenco delle consulenze e degli incarichi erogati dallo stesso Comune e  anche  copia degli atti che sempre il Comune di Caserta è obbligato a trasmettere al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Adinolfi è un’ amministrativista di lungo corso e probabilmente aveva previsto che di fronte alla costituzione dell’avvocato del Comune, Pasquale Marotta, il Tar non avrebbe potuto accogliere la prima delle sue istanze. Ed ecco perché ha presentato anche la seconda. il Tribunale, infatti, prende atto della posizione del Comune di Caserta il quale dichiara che tutti gli affidamenti e le consulenze sono pubblicate regolarmente nella sezione Amministrazione Trasparente del suo sito istituzionale. Se è così, dice il Tar, che non ha competenze ispettive per stabilirlo, la richiesta di Adinolfi non è accettabile in quanto dovrà attendere che le consulenze siano pubblicate secondo i criteri stabiliti dal decreto legislativo 33 del 2013. Il Tar, però, che conosce i suoi polli, la cita questa normativa che obbliga i Comuni a pubblicare la consulenza o l’incarico entro e non oltre i 30 giorni dalla sua attribuzione e per i 3 anni successivi alla conclusione dello stesso incarico o della stessa consulenza.

Non lo scrive Adinolfi, ma è chiaro, e noi non possiamo non dargli ragione: siccome io non ci credo che il Comune di Caserta rispetti queste norme e non a caso parla di sito in ristrutturazione, allora io voglio guardare l’elenco, nel momento in cui questo si forma nel corso di un anno solare, delle consulenze e degli incarichi così come questi devono essere trasmessi, pena invio degli atti da parte del governo alla Corte dei Conti entro e non oltre il 31 dicembre di ogni anno solare alla Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio. E in questo caso il Tar accoglie pienamente l’istanza perché questo diritto, per l’appunto questo “fuoco cognitivo” deve essere assecondato e non subordinato ad alcun requisito, ad alcuna titolarità di un interesse diretto della conoscenza die fatti. In conclusione, ripeto, la lettura integrale delle 8 pagine di sentenza è molto interessante, il Tar accoglie il ricorso di Adinolfi su questa sua seconda istanza e ordina al Comune di consegnare questi documenti, cioè l’elenco completo, analitico e dettagliato degli incarichi e delle consulenze così come sono trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ovviamente ciò avviene attraverso l’annullamento della parte specifica dell’atto di diniego.

Domanda a Carlo Marino: perché sindaco lei non vuol far vedere gli elenchi dei consulenti e degli incaricati e i relativi compensi? O meglio, se ritiene che la sua seziona Amministrazione Trasparente sia gestita con serietà e con totale completezza di un’informazione, se cioè lei è tranquillo sul fatto che ogni consulenza e ogni incarico comparirà nella sezione Amministrazione Trasparente, entro 30 giorni dalla sua formalizzazione e starà lì per 3 anni dal momento in cui si sarà esaurito, per quale motivo non vuole dare copia che per altro dovrebbe pubblicare digitalmente come il Tar pure osserva, del documento che invia alla Presidenza del Consiglio?

Come le abbiamo detto  più volte chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere e se lei si comporta così evidentemente ha qualcosa da nascondere.

#Amen

 

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