CASERTA Carlo Marino proclamato sindaco ma dei consiglieri comunali non si sa nulla. I tempi biblici dell’Ufficio elettorale centrale e il silenzio della Prefettura. Caserta mostra le sue lacune anche in questo

25 Ottobre 2021 - 19:17

A tre settimane dal primo turno degli eletti nell’Assise cittadina ancora non si sa nulla. Una situazione ridicola e incresciosa per la quale è già pronta un’interrogazione parlamentare

 

CASERTA (rita sparago) Diciamo che la conta delle preferenze, a Caserta, non è partita con il piede giusto. Terminate le operazioni di voto del primo turno, il 3 e 4 ottobre scorsi, iniziò lo spoglio delle schede, la registrazione delle preferenze, ma poi tutto si fermò perché, causa “forze maggiori” (ovvero il temporale che si abbattè sulla città la mattina di martedì 5 ottobre, la mancanza di un gruppo elettrogeno, i computer che si spensero, ecc.) il Comune comunicò erroneamente alla Prefettura e poi, da questa, al Viminale, dati sbagliati. Per permettere al sistema di rimettersi in carreggiata – per dirla in termini terra terra – il sito del Comune per tutta la giornata del 5 ottobre risultò in manutenzione e questo, pare, per dare tempo al ministero dell’Interno di aggiornare con le giuste preferenze il sito Eligendo. Per fare ciò si arrivò alla giornata di mercoledì 6 ottobre quando, finalmente, Comune e Ministero riapparvero in rete con gli stessi numeri ed il divario tra i due candidati sindaco che poi si sono sfidati al ballottaggio – Carlo

Marino e Gianpiero Zinzi – risultò esatto. Ovvero il primo al 35.34% ed il secondo al 30,06%. Fin qui il caos di quella prima tornata elettorale.
Oggi Carlo Marino, che ha poi vinto il ballottaggio contro Zinzi, ha ufficialmente dato il via alla sua seconda esperienza amministrativa da sindaco. Nella sala consiliare del Comune si è tenuta la cerimonia di proclamazione ma degli eletti al consiglio comunale, a tre settimane dal primo turno, non si sa ancora nulla. Una storia che ha dell’incredibile. L’Ufficio centrale elettorale, presieduto dal magistrato Vassallo, non ha ancora comunicato ufficialmente chi sono i 32 eletti che, insieme al primo cittadino, formeranno l’assise cittadina. Poteva accadere solo a Caserta.

E’ la prima volta, a nostra memoria, che un sindaco si insedia in un’aula consiliare priva dei suoi componenti fondamentali. Probabilmente non possiamo parlare di irregolarità del ballottaggio, questo no, però non è granché andare al ballottaggio senza avere la certezza dei posizionamenti, delle graduatorie. Perché il ballottaggio è determinante per stabilire come utilizzare queste graduatorie in caso di vittoria dell’uno o dell’altro competitor. Pare che sui tempi biblici dell’Ufficio elettorale centrale qualche parlamentare di centrodestra voglia addirittura presentare un’interrogazione, per capire il perché di tale ingiustificabile ritardo. Dalla Prefettura, poi, non filtra nulla e non si capisce se queste lungaggini siano dovute a problemi effettivi di riscontro delle preferenze tra i verbali e le tabelle o siano invece imputabili ad altro.

Insomma è davvero strano: si è tenuto un ballottaggio senza sapere, ad esempio, chi nel Partito democratico risulta quarto eletto (Enzo Battarra ha 278 preferenze contro le 277 di Andrea Boccagna che potrebbe, però, superare il primo, visto che neppure dei voti della ormai famosa sezione 41 si è più saputo nulla). Ma altrettanto si può dire per Italia Viva, dove Emilianna Credentino e Pasquale Antonucci hanno solo 11 voti di differenza e non si sa chi dei due entrerà in Assise in prima battuta. Insomma una situazione strana, ridicola probabilmente e della quale non si verrà a capo in breve, stando alle voci che abbiamo raccolto. Pare, infatti, che all’Ufficio centrale elettorale serva ancora tutta la settimana per elaborare il risultato finale. Caserta mostra tutte le sue carenze, anche in questo.