CASERTA. CORONAVIRUS. Dopo i 5 mila euro per le pedane, ecco i 10 mila per la sanificazione fatta da una ditta che raccoglie la monnezza. Bravi Marino e Biondi, ormai la Ecocar è una multiservizi

31 Marzo 2020 - 16:18

Ovviamente, per quelli con la faccia tosta che ancora credono che attacchiamo per pregiudizio, alleghiamo in calce all’articolo la determina del 3 marzo

CASERTA (g.g.) – Avete visto? A Caserta stanno sempre avanti. Qui c’è un’amministrazione comunale che ormai, è chiaro, viaggia ogni giorno nell’auto meravigliosa inventata da Doc nella famosa saga Ritorno al Futuro. Tra vent’anni, quando tutte le imprese che raccolgono monnezza, la sversano, la trasportano agli Stir o ai centri di trasferenza, si occuperanno anche di sanificazione sanitaria, a Caserta potremmo dire che noi ci avevamo pensato per primi. Ogni grande invenzione contiene in sé un po’ di ardimento e un po’ di pazzia: ma come, la sanificazione

sanitaria la fate fare alla ditta che raccoglie i rifiuti che, tra le altre cose, non ci risulta abbia questo tipo di attività nel suo oggetto sociale, anche se non si può mai dire nel fantasmagorico mondo dei Deodati e dei loro derivati. Non ci risulta e non risulta a nessuno dei consiglieri comunale con cui abbiamo parlato, che sia stata fatta un’indagine di mercato tra le aziende che questo lavoro lo svolgono abitualmente e che posseggono un accreditamento a realizzarlo, proveniente dalle autorità sanitarie. Magari anche l’Ecocar ce l’ha e sarebbe singolare, in considerazione della natura e del contenuto dell’attività che svolge e che ne rappresenta il core business.

La cosa interessante è che l’intervento di Ecocar volto a sanificare, ad esempio, lo stadio Pinto, contiene una sorta di connessione logica all’intervento fatto per portare via le famose pedane del malaffare di corso Trieste. In quel caso, per un’oretta di lavoro il comune ha scucito 5 mila euro. Insomma, Ecocar era una multiservizi e nessuno se n’era accorto.

Tornando, invece, al discorso della sanificazione non si capisce neppure quale sia stato il discrimine, quali siano stati i criteri che hanno portato, riteniamo l’amministrazione comunale, a scegliere quali luoghi sottoporre all’attività di disinfezione e di pulizia sanitaria. Leggendo questo capolavoro firmato, indovinate da chi? Ma ovviamente Franco Biondi) si capisce, pardon, non si capisce un tubo. Vengono compresi anche lo stadio Pinto e le aree dinanzi alle scuole nel novero di non meglio precisati luoghi di aggregazione. Per cui, riteniamo, che oltre al Pinto e all’ingresso delle scuole, l’Ecocar sia intervenuta anche in altre parti della città. Ma questo è il “solito” Biondi, butta lì cose generiche per lasciare spazio all’autogestione delle imprese direttamente incaricate.

Aumento Istat senza nessuna giustificazione (LEGGI QUI L’ARTICOLO), pedane di corso Trieste e ora sanificazione per la quale Ecocar ha incassato 8700 euro più iva e ammenicoli, per un totale di 10614 euro.

Quando abbiamo scritto l’altro giorno che il sindaco Carlo Marino, il dirigente Franco Biondi e i colleghi di quest’ultimo andavano marcati a vista, non esprimevamo solo una battuta. Questa è gente furba, scaltra, capace di creare situazioni di vantaggio economico per aziende care alla propria sensibilità anche durante le disgrazie nazionali, anzi, con l’abbassamento del livello di attenzione, lo fanno anche più tranquillamente.

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