CASERTA. Detenuto dà alle fiamme la cella. Poliziotto eroe lo salva e resta intossicato

16 Dicembre 2018 - 15:11

CASERTA (adp) – Detenuto dà alle fiamme la propria cella, agente lo salva e resta intossicato. E’ accaduto nel penitenziario di Sollicciano, in provincia di Firenze dove l’agente di polizia penitenziaria, F.C., 37 anni di Caserta presta servizio. L’uomo è intervenuto prontamente e senza alcuna dotazione per la propria incolumità, insieme ad altri colleghi in servizio in quel momento, per spegnere un incendio, appiccato venerdì sera, 14 dicembre. Erano circa le 21.30 quando un detenuto libico, apparentemente senza alcuna ragione, ha appiccato il fuoco alla propria cella. Il fumo ha raggiunto le celle degli altri detenuti causando panico tra gli stessi. In quel momento l’agente F.C. è provvidenzialmente intervenuto, come dicevamo, utilizzando 3 estintori grandi più un idrante, riuscendo così a placare le fiamme. Nel contempo, i colleghi, hanno provveduto a mettere in sicurezza gli altri detenuti ristretti nel reparto e lo stesso autore del gesto. Il 37enne, purtroppo, durante le fasi di spegnimento è rimasto intossicato per l’inalazione dei fumi sprigionati dalle fiamme ed è stato trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale San Giovanni di Dio, dove è rimasto ricoverato per tutta la notte per ricevere le cure del caso. Un episodio che, solo grazie all’atto di coraggio di questo eroico agente, non si è trasformato in una tragedia, anche perché, a quanto si apprende, non tutto il personale penitenziario è preparato in materia antincendio, in quanto i corsi sono rari e riservati a pochissimi e in casi di emergenza, come quello di venerdì scorso, ci si affida al proprio istinto, alla propria esperienza e anche al Signore.