CASERTA. Lo stadio Pinto resta pignorato da Mario Pagano Granata. I giudici dicono no alla richiesta del comune di sospensione

5 Agosto 2022 - 14:54

Carlo Marino ha deciso di non affidarsi al suo socio storico, l’avvocato Francesco Maria Caianiello, bensì all’avvocata comunale

CASERTA – Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha respinto la richiesta di sospensiva nei confronti del decreto di pignoramento relativamente alla vicenda Sace, azienda dei rifiuti di Mario Pagano Granata che aveva ottenuto proprio il pignoramento nei confronti del comune di Caserta, precisamente dello stadio Pinto. La Sace vanta nei confronti della città capoluogo un credito da 43 milioni di euro. Resta, quindi, il pignoramento presentato dalla Sace e accordatore da tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Alcune settimane fa, Il titolare della Sace, ha dato notizia all’amministrazione guidata dal sindaco di Carlo Marino l’atto di espropriazione immobiliare dello stadio Alberto Pinto, attualmente al centro di una procedura di project financing per la ricostruzione e la gestione novantennale.

Dal comune, leggendo le veline e i giornali vicini all’amministrazione, ci si sentiva sicuri, in una botte di ferro rispetto alla richiesta di sospendere il pignoramento, ma evidentemente non è andata così. Le due teorie portanti della tesi difensiva dell’avvocata Lidia Gallo erano le seguenti il credito della Sace, secondo il comune, è dovuto dall’organismo straordinario di liquidazione e quindi non azionabile su beni comunali non rientranti tra quelli indicati come utili a saldare i vecchi debiti e poi lo stadio Pinto, in quanto bene di pubblica utilità, non è assoggettabile al pignoramento.

Sarà interessante capire come lo stadio, di proprietà comunale, ma che molto probabilmente finirà sotto l’egida dell’amministrazione giudiziaria, essendoci un pignoramento, sarà gestito da ora in avanti in considerazione della gara novantennale che verrà affidata alla Casertana e i suoi soci.