CASERTA L’utopia di Ferdinando IV, la colonia serica ed il Codice delle leggi leuciane. Si inaugura la statua del re Borbone ma per San Leucio e Caserta nulla cambia…

28 Maggio 2022 - 17:44

Domani, alle 12, nell’isola spartitraffico dello svincolo di accesso a San Leucio, su Viale degli Antichi Platani, sarà inaugurata la scultura dedicata a Re Ferdinando IV di Borbone, realizzata dal maestro Battista Marello.

 

CASERTA Domani, alle 12, nell’isola spartitraffico dello svincolo di accesso a San Leucio, su Viale degli Antichi Platani, sarà inaugurata la scultura dedicata a Re Ferdinando IV di Borbone, realizzata dal maestro Battista Marello.

Alla cerimonia di messa in posa dell’opera artistica, realizzata in bronzo, alta 2,20 metri e del peso di circa 500 chilogrammi, con il sindaco Carlo Marino e don Battista Marello, parteciperanno l’assessore alla Cultura Enzo Battarra ed il consigliere delegato di zona Donato Tenga.

“Sarà Ferdinando IV di Borbone – spiega il sindaco Marino presentando l’evento – a salutare l’arrivo dei turisti al Borgo di San Leucio ed al suo meraviglioso Belvedere. E non poteva esserci mano migliore a plasmare forme e tratti del re che sognò l’utopia leuciana: don Battista Marello, il Maestro sacerdote-scultore, come amano chiamarlo in città. Don Battista è stato capace di raffigurare il sovrano con tutti i simboli iconici che raccontano l’antica Colonia serica, dal manto di seta che lo avvolge al Codice delle Leggi leuciane che stringe in una mano, fino al subbio, fondamentale parte del telaio, nell’altra mano. Con il retro della statua che è un omaggio al nostro complesso monumentale Patrimonio dell’Umanità Unesco. E’ un progetto che abbiamo avviato negli anni scorsi e che oggi si conclude, un regalo ai cittadini della Borgata di San Leucio, un omaggio alla città capoluogo ed alla sua storia, un doveroso simbolo di benvenuto per il visitatore in arrivo verso piazza della Seta”.

Peccato che poi, arrivati in piazza della Seta, casertani e turisti potrebbero ricevere l’amara sorpresa di incappare in voragini  lungo strada e, se si volesse proseguire verso la Vaccheria, sarebbe anche meglio ricevere prima una benedizione, almeno per evitare di dover poi rottamare l’auto.

Bravo don Marello, certo. Ma a Caserta, più che la statua di Ferdinando IV, servirebbe una persona come lui illuminata e capace di fare per questa città e per i suoi bellissimi borghi, qualcosa in più.

E, invece, anche nel momento della posa della statua, guardate un po’ che inferno di auto si è creato lungo viale degli Antichi Platani… I nostri amministratori hanno ben pensato di posare la scultura tra le 7 e le 9 di ieri mattina. Orario di punta, Istituto d’arte aperto…

Caserta città normale: ecco l’utopia.

Sull’argomento, ovvio, si è scatenato anche il web e tanti sono gli interventi postati su Internet. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Pasquale Napoletano, leuciano doc, ovviamente domani ci sarà all’inaugurazione, perché, come lui stesso spiega: “E’ il giusto riconoscimento ad un re illuminato, grazie al quale tutto ebbe inizio. Perché Lui, allora, era avanti, mentre Noi oggi siamo indietro, sempre più indietro. Noi siamo leuciani, dobbiamo tutto a Ferdinando. Non posso non esserci perché la mia famiglia, unitamente ad altre, ha fatto la storia della città della seta. Poi una politica scellerata di destra, sinistra, centro ha distrutto una realtà unica. E non aggiungo altro perché ritengo che fb non sia la sede opportuna dove affrontare certi argomenti”.