CASERTA. “Napoli Milionaria” in scena al Teatro Izzo del rione Acquaviva, palcoscenico culturale del quartiere

4 Febbraio 2020 - 19:15

CASERTA – (pm) Non tutti lo sanno, ma il quartiere Acquaviva, nonostante la sua perifericità sia urbanistica che metaforica, quella della considerazione di tutte le amministrazioni comunali che se ne ricordano solo nei giorni elettorali, vanta da sempre una tradizione teatrale di tutto riguardo. Mentre in città, sul finire degli anni sessanta, attorno al centro storico si sperimentava il teatro italiano anche classico con esiti non sempre felici per quell’inflessione dialettale degli attori nostrani difficilmente emendabile senza uno studio tenace della dizione, tra viale Lincoln, via Manzoni, via Kennedy, via Tevere, nascevano le prime esperienze teatrali amatoriali del repertorio napoletano, il quale ci è tanto di più congeniale e che premia i talenti naturali della recitazione.

E ciò non a caso, probabilmente, ma in conseguenza della forte espansione edilizia verso San Nicola la Strada che stava avvenendo nel rione e che invogliava a trasferirvisi molti nuclei di famiglie partenopee con la propria consuetudine alla commedia napoletana. Fu proprio un napoletano verace, neo residente, Roberto Vaccaro, autore anche di poesie e racconti, a riunire alcuni ragazzi che facevano capo alla nascente comunità religiosa di Nostra Signora di Lourdes dell’indimenticato parroco don Salvatore Izzo, quando essa aveva sede precaria nella succursale dell’istituto per geometri del preside Scaravilli

in via Acquaviva, dando vita ad un primo gruppo teatrale.

Poi, con la istituzione della chiesa vera e propria e la realizzazione dell’annesso oratorio, quel primo nucleo si trasformò in una compagnia teatrale a tutti gli effetti con il nome La Barca e nel 1976 la sala occasionale delle rappresentazioni venne trasformata in un teatro vero e proprio con il nome di Teatro Izzo. Teatro che nel corso degli anni è divenuto importante punto di riferimento per la cultura del territorio, e che ha visto esibirsi i più grandi e rinomati attori, attrici e registi del panorama nazionale: Gastone Moschin, Nino Manfredi, Ugo Pagliai, Paola Gasmann, Valeria Moriconi, Arturo Brachetti, Luisa Conte, Peppe Barra, Tony Servillo, Michele Placido, Paolo Poli, Giulio Bosetti, Mariano Rigillo, Johnny Dorelli, Luigi e Luca De Filippo, solo per citarne alcuni.

La crescente affermazione di tale realtà imponeva di dare un più adeguato assetto alla componente artistica originaria, per cui veniva formata la Compagnia stabile del Teatro Izzo che, in oltre trent’ anni di attività, con la guida del direttore artistico Ernesto Cunto – attore a sua volta, e che, originario del quartiere, ha conseguito una vasta notorietà anche grazie ad alcune esperienze televisive in campo regionale – è stata trampolino di lancio per numerosi attori ed attrici che hanno intrapreso la professione.

Nella foto, l’attore e regista Ernesto Cunto.

In questa tradizione si inserisce la Napoli Milionaria, il celeberrimo lavoro eduardiano che la compagnia teatrale Sara Maietta porterà in scena sabato e domenica prossimi, 8 e 9 febbraio, per la regia di e con Antonio Di Nota. Incontratolo per l’occasione, Antonio Di Nota ci racconta che, originario di Napoli dove giovanissimo si era avvicinato al mondo del teatro, a metà degli anni ’80, venticinquenne ed appena sposato, si trasferiva a San Nicola la Strada per lavoro.

Dopo un poco, la sua passione per la recitazione lo portava ad entrare in contatto con quel mondo artistico del rione Acquaviva di cui raccontavamo. Da tale esperienza nasceva la compagnia teatrale Arcobaleno, poi divenuta I Teatranti, per assumere il nome attuale di compagnia Sara Maietta, in omaggio ad una un’attrice del gruppo mancata giovanissima. Il cast della commedia in allestimento, come si vede dalla locandina dello spettacolo che pubblichiamo, è molto ampio. Ciò ci induce a chiedere a Di Nota notizie sugli attori che si cimentano. Ci dice che si tratta di persone di tutte le fasce di età, dai più giovani ai meno giovani, prevalentemente del quartiere e di tutti i mestieri e le professioni.

Uno, è uno psichiatra; chiosa. E aggiunge che sono tutti attori amatoriali e che la stessa compagnia si regge esclusivamente con gli incassi propri – magri ! tiene a precisare. Ma la sua passione, ci confida e quasi si schermisce per modestia, è anche la scrittura teatrale. Ha composto e messo in scena varie pièce, tra le quali ci ricorda Gent ‘e triat, che narra delle vicissitudini di una compagnia teatrale professionistica alle prese con gli incerti del mestiere, Sarà che simme e Napule, Onestamente Ladro, In fondo è così semplice. Non si esaurisce qui la sua esperienza artistica, poiché ci fa presente di aver curato varie rassegne culturali nel casertano, con esibizioni anche in Calabria ed in Puglia.

Suo partner storico Gustavo Corbelli – con lui anche questo fine settimana nella parte de O Miezo Preveto – volto storico del quartiere Acquaviva di cui è orgogliosamente originario, con esperienza di bravo cabarettista, baciato dalla fortuna per l’estro, la verve e le sue doti di innata simpatia.

Non ci resta che augurare buon divertimento a chi assisterà allo spettacolo e ricordare che tutto questo avviene nonostante il comune…!

Nelle foto, alcune immagini di repertorio dell’attore e regista Antonio Di Nota. Nella prima, con la sua compagnia Sara Maietta. Nella seconda, nei panni di pulcinella. Nell’ultima, sul palcoscenico insieme con Gustavo Corbelli, di fianco.