CASERTA. “No al biodigestore”, quattro consiglieri comunali contro De Luca e Marino: dal governatore solo insulti, mentre il sindaco tace

15 Novembre 2021 - 11:13

L’intervento congiunto di Del Rosso, Schiavo, Dello Stritto e Aspromonte. L’opposizione zinziana alza i toni del dibattito sull’impianto di smaltimento rifiuti da 40mila tonnellate annue che sorgerà, come già deciso, in località Ponteselice

 

 

CASERTA L’intervento del vescovo di Caserta, le dichiarazioni di Vincenzo De Luca, gli atti dell’amministrazione, i tavoli che Carlo Marino si è impegnato ad aprire (per fare cosa poi, visto che la decisione sulla localizzazione è già stata presa?). Il biodigestore si farà in località Ponteselice e oggi, per la prima volta, quattro consiglieri comunali di opposizione, Maurizio Del Rosso, Fabio Schiavo, Alessio Dello Stritto (eletti nella lista “Gianpiero Zinzi per Caserta”) e Donato Aspromonte (Prima Caserta) dicono la loro sulla realizzazione dell’impianto di smaltimento da 40mila tonnellate annue che sorgerà a ridosso del quartiere Acquaviva e ad 800 metri dalla Reggia.

“Ci aspettavamo la spiegazione nel dettaglio di cosa ci sia dietro la costruzione dell’impianto di biodigestore in località Ponteselice, la tecnologia utilizzata, la gestione del processo di riconversione dei rifiuti da parte del medesimo impianto ed il suo controllo, ci saremmo aspettati che dal sindaco Carlo Marino ci fossero arrivate rassicurazioni che non ci sarebbero stati rifiuti provenienti da altre province e che avremmo avuto invece un processo virtuoso di trasformazione dei “nostri” avanzi di cucina e giardino, un’economia più forte, un ambiente più sano. Invece  – sostengono i quattro zinziani – ci arrivano solo insulti dal governatore Vincenzo De Luca che dalla sala Romanelli della Reggia, dove si trovava per partecipare ad un convegno, ha affermato che il “biodigestore non va contro le iniziative di rilancio del turismo ma contro la stupidità degli esseri umani”. Ebbene cari governatore e sindaco vogliamo delle risposte su alcuni aspetti, ad esempio: perché è stato previsto un impianto all’ombra della Reggia con una capienza di 40 mila tonnellate? Ed ancora, ci lascia basiti non conoscere i dati sulla movimentazione dei camion e quelli sulla quantità del prodotto da trattare e della provenienza dello stesso. Caro governatore, noi non vogliamo mangiare i rifiuti a colazione e siamo favorevoli alla green economy e all’economia circolare ma riteniamo che la costruzione di un biodigestore sul nostro territorio sia sbagliata e porteremo avanti qualsiasi iniziativa contro la realizzazione dello stesso perché conosciamo bene il nostro territorio e sappiamo che non ci sono le condizioni per realizzare un impianto di tale fattezza. Infine, il sindaco Marino aveva rassicurato tutti i cittadini, durante la campagna elettorale, che il biodigestore non sarebbe sorto a Ponteselice. Oggi vorremmo conoscere le reali intenzioni di questa amministrazione comunale su questo tema”.