CASERTA. Pasquale Corvino si dimette da segretario cittadino del Centro Democratico e si toglie i sassolini

9 Aprile 2019 - 21:04

COMUNICATO STAMPA

CASERTA – In data odierna ho comunicato le mie dimissioni da coordinatore cittadino del Centro Democratico.
E’ stato per me un onore e piacere, rappresentare un partito cattolico popolare nel quale mi sono sempre
ispirato fin dalle mie prime esperienze politiche.
Sono stato sempre fedele agli impegni presi nei riguardi della coalizione, negli ultimi dieci anni,
appoggiando Marino nella prima e nella seconda candidatura .
Le ultime elezioni amministrative, ci hanno visto come partito, a più di tremila voti con tre consiglieri eletti.
Ma non posso non riconoscere, una visione politica e amministrativa di alcuni di loro che hanno ritenuto di
scegliere altre strade, e a cui va il mio augurio di buona fortuna.
Nonostante cio’ il partito e simbolo che ha contribuito insieme agli altri alleati alla vittoria del centro
sinistra, è stato fedele alla coalizione e alla fedeltà del programma stabilito.
Non può non dispiacere che nonostante tutto, questo partito abbia dovuto prima cedere il vicesindaco, poi
sotto attacco pseudo legale le politiche sociali, ed è oggi delegato a un assessorato alle politiche giovanili e
pari opportunità, assessorato naturalmente privo di qualsiasi contenuto economico che possa essere
investito in situazioni di miglioramento.
Nonostante ciò lavoriamo con ciò che ci è stato dato, perché questo è il nostro mandato, anche se
dobbiamo tener conto che è pur sempre rappresentato dalla prima eletta della città di Caserta.
Purtroppo la politica è fatta anche di numeri, e come sono ora a stabilire certe cose, saranno poi le elezioni
future a stabilire i programmi e le rappresentanze.
Auguro al mio successore di avere più fortuna nel legarsi per anni a persone che non hanno il concetto di
riconoscenza, ma bensì sono solo portate a contenuti diversi e che forse potranno fare meglio di me.
Come gli consiglio di stare attenti ad eventuali alleanze, che bloccano la meritocrazia e l’attività
amministrativa.
Perché in fondo il voto degli elettori è sempre sovrano, e arriverà al momento giusto secondo quello che è
il lavoro e l’impegno che si metterà.