CASERTA. Raffaele Capone fa il fenomeno su TikTok e altri social. Ma in questa estate gli arriva la prima condanna definitiva per la rissa in ospedale

17 Luglio 2023 - 11:02

I giudici della legittimità hanno chiuso definitivamente la partita, ritenendo inammissibile il ricorso presentato dagli avvocati del 29enne del rione Santa Rosalia che dovrebbe in teoria ancora essere ai domiciliari per l’accoltellamento a Rondinone. In quella vicenda che portò anche al ferimento lieve di 4 persone furono coinvolti anche il noto Paolo Sforza e Attilio Russo, arrestato nel 2022 per il traffico di droga nella zona di piazza Sant’Anna

CASERTA – Nonostante un’estate iper social in cui il giovane 29enne casertano Raffaele Capone, appartenente ad una famiglia legata storicamente al clan Belforte, nonostante le tante pubblicazioni di video soprattutto in TikTok con le quali lui coltiva ancora l’ambizione di essere un personaggio tipo influencer (influencer poi di che cosa non si sa), questi sono i giorni in cui Capone ha incassato la prima condanna definitiva della sua vita. Due anni di reclusione, questa dovrebbe essere, anche se stiamo svolgendo qualche accertamento sull’entità della pena, per la famosa rissa, di cu i giornali scrissero, scatenata dal giovanotto del rione Santa Rosalia insieme al suo amico, il variopinto Paolo Sforza, pure lui divenuto celebre attraverso alcune buffe e stravaganti incursioni social in cui denunciava problemi e inefficienze della città Capoluogo e insieme anche ad Attilio

Russo, anche lui con importanti precedenti penali in quanto coinvolto nell’ordinanza, chiesta e ottenuta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, datato 8 febbraio 2022, (CLICCA E LEGGI) che portò all’arresto di Russo insieme ad altre 5 persone per l’attività di spaccio di stupefacenti nel cuore del centro della città Capoluogo, con centrale di smistamento a pochi passi di Piazza Sant’Anna.

Gli iter giudiziari sono sempre molto complessi e di certo, oggi, c’è solo la condanna, subita in primo grado e confermata nella stessa misura dalla Corte di Appello di Napoli nel settembre 2022 da Raffaele Capone, mentre occorre sviluppare ulteriori verifiche per comprendere se gli altri due coimputati Paolo Sforza e Attilio Russo abbiano avuto una sorte diversa.

Questo ce lo consente di affermare il fatto che pochi giorni fa la Corte di Cassazione ha giudicato come inammissibile il ricorso presentato dagli avvocati difensori di Capone, rendendo definitiva, così come si diceva all’inizio di questo articolo, la condanna.

I fatti connessi a questa sentenza risalgono al 17 aprile 2021, allorquando, secondo le accuse portate in tribunale dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i tre vennero fermati dai carabinieri del nucleo Norm, nucleo operativo radiomobile della compagnia di Caserta, ad epilogo di una rissa violenta, in cui 4 persone rimasero ferite leggermente, conseguenza della generazione di una lite, avvenuta all’interno del pronto soccorso dell’ospedale di Caserta (CLICCA QUI PER LEGGERE QUALCHE DETTAGLIO SU QUEI FATTI )