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CASERTA. Silvan a Carmine Sorbo gli fa un baffo. Leggete che giochino con una doppia determina di proroga a Francesco Iavazzi

30 Aprile 2018 - 13:06

CASERTA – Un passo dell’ordinanza di sequestro preventivo dei beni di Impresud srl di Francesco Ivazzi riassume in sé quello che era il metodo utilizzato dai dirigenti del comune di Caserta quando erano chiamati alla gestione, che dovrebbe essere sacra, del pubblico danaro.

Non era una prerogativa, dunque, del defunto Piscitelli quella di distrarsi e magari pagare un paio di volte. Anzi, a pensarci bene, Piscitelli anche durante la vicenda dei Servizi Sociali che ha coinvolto Angelo Grillo a questo non c’è mai arrivato. Di Carmine Sorbo, invece, si è sempre detto qualcosa rispetto anche all’imprese di pulizia, sempre taggate Grillo, in area Belvedere di San Leucio.

Ma questo giochino di prestigio della doppia proroga ad Impresud nelle more di una gara tormentata e da rifare, perchè questo giornale dopo aver ingaggiato una battaglia lunga, riuscì ad ottenere che il comune di Caserta aderisse alla Stazione Unica Appaltante , dicevamo questo giochino di prestigio attraverso cui Sorbo riuscì a trarre vantaggio nel suo disegno che i Pm considerano criminale, anche dalla mezza sconfitta dell’adesione alla Stazione Unica, che Sorbo non avrebbe mai voluto realizzare.

Prima proroga con determina del 12.08.2014 che sancisce la proroga di 6 mesi a Impresud che parte dall’aprile precedente, cioè dal momento in cui iniziano le procedure per la gara. Dunque, questi 6 mesi pre-datati vanno da aprile ad ottobre.

Il giorno di San Martino protettore dei cornuti Sorbo firma un’altra determina con la quale, scrivono i magistrati della Procura, “si proroga l’affidamento del servizio all’IMPRESUD srl per il periodo settembre- dicembre 2014”.

A questo punto il PM e il Gip fanno notare che la precedente determina copriva il servizio fino al 30 ottobre. Ora, non sappiamo cosa sia successo in termini di liquidazione, può darsi che Impresud sia stata pagata solamente una volta, certo è che il titolo lo aveva su due determine differenti. E visti certi precedenti nel comune di Caserta, un minimo, anzi, un massimo di dubbio resta.