CASO VOLTURNO. Il consigliere regionale di FdI Piscitelli interroga la giunta: “Monitorare e bonificare gli scarichi che, ad oggi vengono immessi sia nel fiume Volturno che nei suoi affluenti”

6 Ottobre 2022 - 19:18

Il “Question time” trasmesso dal consigliere Piscitelli all’assessore regionale Bonavitacola

CAPUA – Il Consigliere Regionale di Fratelli d’ Italia Alfonso Piscitelli ha trasmesso all’assessore Fulvio Bonavitacola un’ interrogazione riguardo il disastro ambientale del fiume Volturno, inerente la richiesta di chiarimenti sull’attività svolta dagli uffici regionali dell’Arpac. Nello specifico Piscitelli chiede di conoscere i tempi di un eventuale intervento teso a rimuovere lo stato di degrado del fiume per ripristinare la fruibilità dei luoghi ai cittadini che si affacciano sull’ intero percorso del fiume.

Il consigliere sottolinea che il tema dell’ambiente e del dissesto idrogeologico rappresentano una emergenza del secolo e si rendono improcrastinabili interventi tesi alla rimozione di situazioni che possono degenerare ed esplodere nelle più svariate forme. Il fiume Volturno, un corso d’acqua importantissimo per storia e principale fonte di approvvigionamento idrico per l’agricoltura, rappresenta una fonte insostituibile anche per la zootecnia dell’intera area del percorso e, in modo particolare, della foce. Risalendo il fiume per vari kilometri si assiste, lungo gli argini, ad una situazione di insopportabile forte degrado (erbe, cespugli, alberi morti e salici invasivi), una bomba ecologica; sono anni che la popolazione dei luoghi interessati denuncia lo stato di abbandono e, quindi,  la richiesta di un intervento di bonifica del fiume.  Una riqualificazione dell’intero corso d’acqua può e deve essere posta in essere dalla Regione Campania, mediante interventi atti a rimediare a questa situazione che ha portato il Volturno a diventare un problema, invece che una potenziale risorsa; considerato che sulla scorta di puntuali denunzie di residenti, degli ultimi mesi, bisogna elaborare una strategia volta a conciliare una serie di interessi diversi; quello primario è naturalmente di monitorare e bonificare gli scarichi che, ad oggi vengono immessi sia nel fiume Volturno che nei suoi affluenti, poi pensare a come ridurre il rischio di inondazioni mediante la pulizia del letto del fiume dalle macerie e favorendo la ripopolazione ittica; inoltre individuare come priorità il mantenimento della vegetazione esistente, creando quindi strutture attrattive per agevolarne la fruibilità da parte dei cittadini, realizzando percorsi ambientali per passeggiate naturalistiche, aree per esercizi motori e di benessere.  Insomma creare le occasioni per una possibilità di sviluppo turistico.