Voto inquinato dagli interessi della camorra. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulle elezioni
2 Ottobre 2018 - 12:25
CESA – La tornata elettorale del 2012 finisce sotto la lente della Procura Distrettuale Antimafia. La vittoria del medico Cesare Liguori sarebbe stato “sporcata” dal supporto del clan Mazzara che avrebbe appoggiato una candidata al consiglio comunale in maniera chiara ed evidente. Questo rapporto si sarebbe costruito per la modifica della destinazione urbanistica di una zona di confino tra Cesa e altri comuni dell’agro. L’inchiesta della Dda ha cercato di fare luce su questi interessi edilizi e politici.
Amedeo Mazzara, i suoi uomini e diversi imprenditori che ruotavano attorno alla figura del boss, avrebbero spinto e supportato, anche con la presenza ai seggi la donna, infine eletta. Secondo gli inquirenti esisteva un rapporto che possiamo definire privilegiato tra i Mazzara e l’amministrazione comunale. Un intreccio che si dimostrò tale alla morte del nipote del boss nel 2013. Al suo funerale, ad Aversa, si presentò una delegazione dell’amministrazione comunale di Cesa, con in prima fila il sindaco Liguori, accompagnato da una delegazione della polizia municipale cittadina.