Che guerra tra la VolAlto e la Lega Volley. Turco chiede i danni, sua moglie deferita agli organi sportivi e querelata

25 Ottobre 2019 - 17:49

CASERTA (red.spo.) – Nicola Turco, presidente della VolAlto Caserta, ha dichiarato alla stampa di aver avviato le procedure sia in sede penale, sia in sede civile e richieste di danni economici arrecati alla Volalto 2.0 Caserta e che avrebbe già avuto il supporto di alcuni parlamentari del Sud. La denuncia sarebbe già stata  formalizzata alla Procura competente di Santa Maria Capua Vetere.

IL COMUNICATO DELLA LEGA VOLLEY FEMMINILE

 

In relazione alle affermazioni di Rosalia Santoro, direttore generale della Volalto 2.0 Caserta, rilasciate in occasione della conferenza stampa di mercoledì 23 ottobre, la Lega Pallavolo Serie A Femminile comunica quanto segue:

1. La Lega Pallavolo Serie A Femminile esprime totale solidarietà al Presidente della Volalto 2.0 Nicola Turco per le gravi minacce ricevute, augurandosi che la vicenda, che risulterebbe del tutto estranea all’ambito sportivo, si possa presto chiarire con l’individuazione dei responsabili.

2. Per quanto riguarda i fatti accaduti domenica e nei giorni precedenti relativi alla produzione tv della partita Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta e Il Bisonte Firenze, la Lega rileva come le evidenti violazioni del protocollo di produzione televisiva che si sono verificate in particolare domenica 20 ottobre all’interno del PalaVignola di Caserta sono comprovate e testimoniate da una serie di documenti e verifiche sul campo effettuate dal personale di Lega appositamente inviato. La

Lega non aveva ovviamente alcun interesse “a boicottare“ la produzione e la trasmissione della partita tra Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta e Il Bisonte Firenze, in quanto la stessa rientrava nei contratti sottoscritti in Italia e all’estero, che la Lega è obbligata a rispettare. Violazioni di contratti e danni dei quali la Volalto 2.0 sarà chiamata a rispondere in tutte le sedi.

Rosalia Santoro aggiunge inoltre una totale falsità quando afferma che sia stata la Lega ad affermare l’insufficiente capacità della forza elettrica necessaria per una partita di Serie A1 del PalaVignola. Al contrario è stata la stessa Società Volalto 2.0 Caserta a informare solo domenica i tecnici arrivati sul posto per la produzione tv e il rappresentante di Lega, nelle ore immediatamente precedenti alla partita, di tale insufficienza. Insufficienza confermata peraltro al Presidente di Lega dallo stesso Sindaco della Città, il quale ha precisato che nella zona del palazzetto sono in corso lavori di potenziamento della rete elettrica. La Società Volalto 2.0 dimentica che, invece, nella domanda di ammissione al Campionato, la stessa aveva certificato adeguata dotazione elettrica necessaria per un evento di Serie A1.

3. Ancor più fuori dalla realtà e offensive per il Consorzio nazionale delle Società aderenti alla Lega Pallavolo Serie A Femminile, in quanto rappresentano un penoso tentativo di mascherare precise responsabilità della Società Volalto 2.0 Caserta, sono le dichiarazioni relative a un presunto ‘complotto’ della Lega teso a cancellare una città del Sud dal panorama della pallavolo di vertice nazionale. I fatti dicono il contrario. Già negli scorsi anni la Lega si è adoperata per salvaguardare la presenza della Serie A nella città di Caserta come dimostrabile nell’azione tesa a favorire il passaggio dalla vecchia e fallita società di pallavolo femminile di Caserta alla Volalto 2.0. Come non bastasse, il CdA della Lega del 12 settembre scorso ha addirittura acconsentito a una deroga per permettere la disputa delle partite al PalaVignola nonostante, a solo titolo esemplificativo, l’altezza del soffitto sia di 7.77 metri, dunque inferiore agli 8 metri richiesti dalla Serie A Femminile.

Ricordiamo alla Signora Santoro come sia penosa e falsa l’affermazione secondo la quale la Lega vorrebbe impedire al Sud di stare in Serie A, quando al Campionato 2019-20 sono iscritte Società della Campania (Baronissi), della Calabria (Soverato), della Sicilia (Marsala), della Puglia (Cutrofiano) e della Sardegna (Olbia) e nel recente passato lo furono molte altre Società campane quali Sala Consilina, Pontecagnano, Mercato San Severino; tutte società serie, le quali con grossi sforzi economici e organizzativi, ma con grande dignità e rispetto delle regole onorano e hanno onorato i nostri Campionati Nazionali. Regole che la Lega deve far rispettare proprio a tutela di quanti onorano gli impegni.

4. Per le affermazioni false e ingiuriose espresse in occasione della già citata conferenza stampa, il direttore generale della Volalto 2.0 Caserta Rosalia Santoro sarà deferita agli organi di Lega per le relative sanzioni. Giudice di Lega, Procura FIPAV e giustizia ordinaria, ai quali la Lega ha già peraltro trasmesso tutta la documentazione necessaria affinché la stessa Società Volalto 2.0 sia chiamata a rispondere di quanto falsamente dichiarato e dei danni provocati alla Serie A Femminile.

5. Il CdA di Lega di lunedì scorso, convocato da tempo, non d’urgenza come mentendo afferma la Signora Santoro, al pari dell’Assemblea delle Società, ha ribadito alla Volalto 2.0 l’obbligatorietà di completare la messa a norma del PalaVignola, come hanno già fatto tutte le altre 33 Società partecipanti ai Campionati di Serie A 2019-20, per quanto riguarda il secondo spogliatoio destinato agli ufficiali di gara, l’idoneo arredamento dell’infermeria e del locale antidoping, la presenza di una sala stampa, di un punto ristoro e di una sala hospitality, il collegamento elettrico per la postazione destinata alle telecamere, la corretta installazione dei led a bordocampo. Ferma restando la necessità di risolvere il problema dell’altezza del soffitto se la Volalto 2.0 vorrà disputare il Campionato di Serie A anche l’anno prossimo.

Il CdA di Lega ha stabilito che tali interventi siano completati prima della prossima partita interna con l’Imoco Volley Conegliano, in programma giovedì 31 ottobre, altrimenti non verrà rilasciata l’omologa al PalaVignola, per cui la Volalto 2.0 Caserta dovrà disputare le partite interne sul campo di riserva indicato al momento dell’iscrizione, a Napoli.