Chiedevano il pizzo a nome degli “amici di Casale”: condanne ridotte in appello per i ras Cirillo e Natale
29 Aprile 2022 - 19:27
Accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di alcuni imprenditori edili di Aversa e di Lusciano, Cirillo e Natale furono arrestati dalla squadra mobile della questura di Caserta
AVERSA/LUSCIANO La corte d’Appello di Napoli ha condannato a 7 anni e nove mesi a testa Luigi Cirillo, 54 anni di Aversa, e Giovanni Natale, 52 anni di Lusciano (difesi dall’avvocato Gaetano Laiso), accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di alcuni imprenditori edili di Aversa e di Lusciano. In primo grado, con rito abbreviato, i due erano stati condannati a 9 anni e 4 mesi dal gup Campanaro. Stando a quanto ricostruito in aula, Natale e Cirillo si sarebbero presentati sui cantieri, chiedendo il pizzo a nome degli “amici di Casale”.
In una di queste occasioni avrebbero anche schiaffeggiato un imprenditore che si rifiutava di versare la tangente. Cirillo e Natale furono arrestati dai poliziotti della squadra mobile della questura di Caserta a conclusione di un’indagine che stabilì la loro responsabilità nell’attività criminale di tipo estorsivo realizzata con l’utilizzo sistematico del marchio del clan dei Casalesi, al quale, sicuramente i due sono connessi.