CLAN DEI CASALESI. La soddisfazione di Zagaria dopo l’agguato: finalmente è morto
5 Giugno 2023 - 16:00
Nuova udienza dibattimentale nel procedimento per il duplice delitto di camorra ai danni di Sebastiano Caterino e Umberto De Falco.
CASAL DI PRINCIPE/SANTA MARIA CAPUA VETERE “Finalmente è morto”. Queste le parole che sarebbero state pronunciate dal boss dei Casalesi Michele Zagaria dopo la morte di Sebastino Caterino, ucciso, oramai 20 anni fa, insieme al nipote Umberto De Falco in quelo di Santa Maria Capua Vetere. A riferire quanto detto dal boss, è stato il pentito Massimiliano Caterino, nel corso del procedimento in corso alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere.
Imputati Corrado De Luca accusato di concorso esterno in omicidio e la famiglia Moronese (Sandro, Agostino e Raffaelina Nespoli) che avrebbe fornito al gruppo di fuoco la base per compiere, poi, il duplice omicidio.
Nel corso dell’ultima udienza è stato anche ascoltato il pentito Salvatore Amato. Il dibattimento proseguirà a luglio quando verranno ascoltati i collaboratori di giustizia Massimo Vitolo e Salvatore Laiso. Ricordiamo che Sebastiano Caterino e Umberto De Falco furono ammazzati perché ritenuti artefici della riorganizzazione del clan dei Casalesi all’inizio degli anni duemila, portata avanti da Cicciariello, cugino del capoclan indiscusso Francesco “Sandokan” Schiavone.
La mattina del 31 ottobre 2003 le due vittime si trovavano a bordo di una Volkswagen Golf guidata da Caterino, quando furono raggiunti dai killer che esplosero numerosi colpi di pistola e kalashnikov uccidendoli.,
All’arrivo dei carabinieri Caterino era già morto, mentre De Falco, il nipote, morì poco dopo in ospedale. Le auto usate dai killer vennero ritrovate incendiate nelle campagne di San Tammaro e Grazzanise.