CONCORSI ALLA PROVINCIA. Candidati fregati: dopo tre anni annullato il bando per un posto da dirigente
23 Ottobre 2024 - 13:09

Eppure, la causa sarebbe datata settembre 2022. Le assunzioni in questa provincia sono argomento delicatissimo per vicende simili
CASERTA – Era il sei agosto del 2021 quando l’amministrazione provinciale di Caserta bandiva un concorso, uno dei tanti chiacchieratissimi che hanno visto l’ingresso di decine e decine di amici e parenti di politici locali, ma anche dei politici stessi, dedicato ad ingegneri da assumere come dirigente tecnico del settore Viabilità.
Tre anni, due mesi e sedici giorni dopo, la provincia ha deciso che questo concorso non era più utile e i motivi, in realtà, non sono poi così recenti.
Leggendo la descrizione di quanto successo, nella determina firmata dal dirigente (che si occupa anche della Viabilità) Gerardo
E allora, da settembre 2022 a ottobre 2024, perché questo concorso è rimasto in vita?
Si tratta dell’ennesima assurdità che l’ente guidato da Giorgio Magliocca mette nero su bianco. Far passare tre anni e mezzo per un concorso per cui chi si è candidato ha pagato anche una tassa di iscrizione di 10 euro è sintomo di un’ipertrofia amministrativa imbarazzante.
I candidati per questo ruolo, che sia uno o che siano cinquanta, non hanno avuto alcuna possibilità di giocarsi le proprie possibilità perché, sostanzialmente, tutto è stato già deciso due anni fa.
Attenzione, però. Nulla di illegittimo perché la legge (la famosa 241/1990) prevede la revoca in autotutela dei concorsi, nel momento in cui le amministrazioni non hanno nominato i vincitori. Ma la materia delle assunzioni è delicata, ancor più delicata a Caserta, dove la Provincia la scorsa estate ha visto l’assunzione in pochi mesi di centinaia di persone. Un’infornata dal sapore clientelare che mai si è vista, per quantità e rapidità, in Italia.
E allora, anche se esiste una legge che consente la cancellazione di un concorso già bandito, il metodo e i tempi tenuti dalla provincia sono figli di qualcosa che è da assimilabile ad una specie di extraterritorialità rispetto al resto dello Stivale. Ovvero, la legge mi consente di annullare? E io la faccio nella maniera meno ortodossa, più inspiegabile possibile, restando in un proforma che, onestamente, lascia il tempo che trova.
Perché annullare ora? Perché annullare dopo tre anni e passa? E non regge, nell’ambito logico e non normativo, che la legge lo preveda o che l’undici ottobre scorso sia stato firmato un nuovo Piano del personale per il triennio 2024/2026 (ne vedremo delle belle, di nuovo, in materia di assunzioni).
Non regge perché, banalmente, quel posto è coperto da due anni, dall’assunzione avvenuta in mobilità dal settembre 2022.
L’ennesima stranezza di questa Provincia.