CORONAVIRUS. I sindaci all’attacco di De Luca: “Impossibile lo screening per dipendenti della scuola e alunni”

18 Novembre 2020 - 18:43

CASERTA – “Lo screening su tutti gli operatori della scuola, i bambini e le loro famiglie, per quanto apprezzabile, appare inverosimile da realizzare con gli attuali livelli di efficienza della sanità territoriale“. Lo scrivono 17 sindaci dell’agro aversano, in provincia di Caserta, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca esprimendo la loro contrarietà a una possibile ripresa della didattica in presenza dal 24 novembre nelle scuole dell’infanzia e per le prime classi delle elementari.

I primi cittadini di Aversa, San Marcellino, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Lusciano, Parete, Villa Di Briano, Casapesenna, Villa Literno, Sant’Arpino, Trentola Ducenta, Cesa, Casaluce, Carinaro, Teverola, Gricignano d’Aversa e Succivo denunciano la “completa inadeguatezza del sistema di medicina territoriale che mostra di essere in palese affanno“. In particolare evidenziano che “i team anticovid e le Usca (unità speciali di continuità assistenziale) di fatto esistono solo sulla carta. La somministrazione dei tamponi, la loro lavorazione e la comunicazione degli esiti sono oggettivamente assai rallentati con tutte le conseguenze che ne derivano. Il tracciamento – si legge nella lettera – è ormai una chimera. Il servizio di pronto soccorso 118 sconta un sovraccarico di lavoro da cui derivano mancanza di tempestività negli interventi che spesso si rivelano fatali per i malati. Il ricovero, poi, dei pazienti più gravi è una vera e proprio odissea che diventa causa ulteriore di decessi di nostri conterranei“.