CORONAVIRUS. Ops, i conti non tornano. La Regione ha finanziato 2400 imprese su 122 mila. E nel litorale Domitio è in arrivo un’ondata di nuovi immigrati

1 Maggio 2020 - 17:14

Il governatore ha ammesso di aver sbagliato la previsione. Pensava (diciamo noi, sperava) in 70 mila domande, ne sono arrivate 50 mila in più

CASERTA – Dopo la mezz’ora di ieri in consiglio regionale su cui ci siamo soffermati maniera molto dettagliata stamattina (CLICCA QUI PER LEGGERE), un’altra ora di video monologo è stata “regalata” ai suoi corregionali dal governatore De Luca. Mentre ieri lo streaming non funzionava, oggi è tornato miracolosamente attivo, in coincidenza con l’intervento senza contraddittorio di De Luca.

Tra le tante cose che ha detto, ovviamente in piena autocelebrazione, ne vogliamo sottolineare un paio. Quando scrivemmo ormai più di un mese fa in occasione del varo delle misure di sostegno all’economia che i soldi messi a disposizione per i contributi della Regione non sarebbero stati sufficienti, in tanti dissero che noi avevamo assunto una posizione pregiudiziale. Oggi De Luca è arrivato fino anche a dire di essersi sbagliato. Ma d’altronde non poteva fare altrimenti perché i numeri parlano chiaro.

Le imprese che hanno chiesto il finanziamento di circa 2000 euro sono ben 122 mila e al momento De Luca ha detto che tale somma è stata erogato a 2479 imprese. Precisamente 1014 a Napoli, 509 a Salerno, 346 a Caserta 367 ad Avellino e 243 a Benevento.

Singolare anche questo aspetto di Avellino, che supera Caserta, pur avendo meno della metà dei suoi abitanti è meno della metà delle partite IVA costituite.

E le altre 120 mila imprese? Ovviamente, De Luca ha detto che gradualmente i soldi arriveranno per tutti, ma visti i tempi di erogazione per le prime 2000 aziende, le altre sono destinate ad aspettare anni, ammesso e non concesso che i soldi li avranno.

Un secondo aspetto riguarda ciò che De Luca ha detto sul tema della sicurezza. Il governatore ha affermato di aver predisposto controlli, non sapevamo che fosse anche un autorità di pubblica sicurezza, per evitare contagi e per l’arrivo di 20 mila immigrati, che da domani dovrebbero giungere ed essere distribuiti tra la piana del Sele e il litorale Domizio.

Si tratta delle famose persone da “utilizzare” per la ripresa dell’Agricoltura. La speranza è che si tratti di uomini e di donne animati effettivamente dalla voglia di lavorare, che magari sono stati selezionati tra gli coloro che hanno già dimostrato una volontà seria di inserirsi nel nostro tessuto sociale attraverso il lavoro. Ovviamente, sia sulla prima questione, sia sulla seconda continueremo a vigilare.