PROCESSO A COSENTINO. ECO4 alle battute finali. E’ l’ultima carta della DDA dopo il flop delle assoluzioni per “Il Principe” e le pompe di benzina

3 Febbraio 2021 - 19:10

E’ avvenuta la prima parte dell’arringa di uno dei legali difensori del politico casalese, condannato a 9 anni in primo grado dai giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

CASAL DI PRINCIPE – E’ alle battute finali il processo più importante che coinvolge Nicola Cosentino. Più importante perché sulla vicenda Eco4 la Dda di Napoli ha investito molto per dimostrare quello che ritiene il ruolo di referente politico pienamente consapevole e partecipante che avrebbe svolto l’ex sottosegretario. Importante anche perché questa costruzione giudiziaria gioca l’ultima carta dopo gli indiscutibili flop determinati dalle sentenze di piena assoluzione incassate da Nicola Cosentino sia per quanto riguarda la vicenda delle pompe di benzina, chiusa definitvamente da un verdetto della Cassazione, sia per quanto riguarda Il Principe e la (scheda) ballerina per la quale, parimenti, la corte di Appello di Napoli lo ha assolto ribaltando la sentenza della corte di Santa Maria Capua Vetere.

Oggi ha discusso uno degli avvocati difensori, Montone, poi toccherà al codifensore Decaro. Nel processo in primo grado, Nicola Cosentino era stato condannato a 9 anni di reclusione perché ritenuto responsabile di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Eco4.  Ovviamente, l’ex sottosegretario all’Economia del governo Berlusconi IV ha dato mandato ai suoi legali di ricorrere in Corte d’Appello contro questa sentenza e in questi giorni il processo si sta tenendo dinanzi ai giudici del secondo grado di giudizio.

Ricordiamo che la Procura generale ha chiesto 12 anni di carcere in Corte d’Appello e nel fascicolo del processo sono state acquisite anche alcune dichiarazioni di Nicola Schiavone, il figlio di Sandokan divenuto collaboratore di giustizia.