Da oggi in rete “TeanoCe”, nuovo quotidiano online dell’Alto Casertano. Il senso dell’iniziativa

9 Giugno 2023 - 16:36

Abbiamo sempre creduto nella validità di una suddivisione territoriale ancora più approfondita e focalizzata su perimetri omogenei. Ma per come la vediamo noi, l’operazione è molto difficile, se non impossibile proprio perché lo stile e il metodo di CasertaCe non prevede scadimenti e relativizzazioni eccessive, cioè un’informazione da stra-paese. In questo caso, ci siamo ritrovati il sottoscritto ed Elio Zanni e riteniamo che sia uscito qualcosa di buono

TEANO (gianluigi guarino) TeanoCe, da pochi minuti in rete, dopo una breve fase di collaudo e raggiungibile scrivendo www.teanoce.it, appartiene, allo stesso tempo, alla categoria delle aspirazioni e anche a quella delle variabili casuali.

Perché se nella mia testa è stata sempre viva l’idea di parcellizzare territorialmente l’informazione, attuando però il disegno attraverso la promozione di un metodo che non la svilisse a livelli di stra-paese, è anche vero che questo tipo di equilibrio è di complessa realizzazione.

Per cui, non è che tu apri un giornale on-line in un territorio delimitato, ci metti un appassionato volontario qualsiasi e l’operazione riesce, marcando, prima di tutto, un risultato di tipo giornalistico.

Per realizzare tanti piccoli CasertaCe associati ai vari territori occorre avere la disponibilità di un giornalista, profondo conoscitore di quell’area che, magari, ha le sue convinzioni politiche sui fatti e sulle trame che lo circondano, ma essendo più giornalista che residente, abitante, cittadino, riesce a salvaguardare livelli almeno sufficienti di equilibrio e pluralismo.

Come avete potuto capire dall’esposizione di questa idea, l’operazione è complicatissima se non addirittura impossibile. Ancor di più per un’azienda come la nostra che, a testa alta, ha scelto di combattere giorno per giorno con le ristrettezze economiche, pur di mantenere salda la sua totale autonomia e la sua totale indipendenza dalla politica, spesso un tutt’uno con gli affari di quella imprenditoria letteralmente tracimante nelle nostre zone che produce reddito molto cospicuo, ma totalmente dipendente dagli appalti, dagli affidamenti, dalle concessioni e soprattutto dai favori (il più delle volte illegittimi, se non illegali) ottenute dai comuni e dagli altri enti locali.

Una scelta, la nostra, che conseguentemente non ci consente di compiere investimenti in grado di vincolare uno o più giornalisti a un comportamento integralmente trasparente e strutturalmente professionale attraverso un potere contrattuale virtuoso e trasparente.

Ecco perché TeanoCe fino ad ora è appartenuta al novero delle nostre aspirazioni inappagate e, forse, inappagabili.

Ma mentre le altre aspirazioni, cioè AversaCe, MaddaloniCe, MarcianiseCe, SMCVCe, MondragoneCe, eccetera, lì stavano, nel novero delle aspirazioni, e lì stanno oggi pomeriggio, 9 giugno, una variabile casuale ha fatto sì che TeanoCe diventasse, al contrario, un progetto concreto.

È capitato, infatti, che due vecchi amici, il sottoscritto ed Elio Zanni, che si conoscono profondamente prima di tutto da un punto di vista professionale, avendo diviso i migliori anni della storia del Corriere di Caserta – quando questo giornale vendeva di media più di 8 mila copie al giorno – si siano ritrovati.

Un incontro non di tipo fisico e materiale, visto che dal Corriere di Caserta in poi non ci siamo persi di vista, dando un senso, dunque, a quel qualcosa di diverso che era stato il nostro rapporto, iniettato, come detto, anche di amicizia, rispetto alla normale dialettica tra un direttore responsabile e un player fondamentale dell’informazione tra i comuni del cosiddetto Alto Casertano quali eravamo il sottoscritto ed Elio Zanni negli anni d’oro del Corriere.

Casualmente (o forse no) si sono incontrate anche due disponibilità editoriali e professionali. L’editore di questo giornale, da me interpellato, si è dichiarato interessato all’iniziativa e mi ha dato il via libera per realizzarla.

L’amico Elio Zanni possiede ognuna di quelle caratteristiche da me descritte all’inizio di questo articolo e che sono talmente complesse da combinare tutte insieme, coralmente, da giustificare la mia definizione di TeanoCe che nasce anche grazie ad una variabile casuale.

Il resto è tutto da scrivere. Non sarò certo io – e i lettori di CasertaCe sanno bene che questo non è un posto di vieti conformismi, a rifilarvi un pippone sulla nuova voce dell’informazione che si propone di riscattare le sempre “bistrattate zone interne“, eccetera, eccetera, bla bla bla.

Questa è materia effettiva, reale, esistente. Ma la prima cosa che bisogna fare quando si ha in testa il pensiero di svolgere un ruolo, di smuovere qualcosa, è quella di non dichiararlo prima. Perché se, scusate il gioco di parole, “di se e di ma sono piene le fosse“, non ne parliamo proprio di quello che accade per le affermazioni stereotipate, conformiste, solo apparentemente costruttive, dietro alle quali ci sono sempre altri fini. E anche quando l’abbrivio è connotato dalle buone intenzioni, questi nobili intenti si sfarinano, vanno in liquefazione alle prime difficoltà di ordine organizzativo, economico, oppure di fronte alla necessità di alimentare la fiamma della passione che si concretizza soprattutto in un aspetto, l’unico a fare realmente la differenza: la capacità di non far diventare routine, noia, trantràn la successione temporale di un giorno che segue l’altro, ma al contrario avere la capacità che deriva solo dalla passione di saper rilanciare il proprio entusiasmo disegnando un diagramma di una funzione che mette insieme la qualità dell’informazione con la variabile temporale, in grado di guardare sempre verso l’alto e mai verso il basso.