Delitto Invito, per il pentito Donato Pagliuca “doveva essere solo una gambizzazione”

19 Giugno 2023 - 16:03

Nel corso del dibattimento odierno, le dichiarazioni del collaboratore di giustizia.

MONDRAGONE. Nel processo in corso presso la Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Roberto Donatiello, per l’omicidio di Giovanni Invito (il delitto avvenne nell’ottobre del 2007 a Mondragone) e per il quale sono alla sbarra Mario Camasso e Michele Degli Schiavi, è un susseguirsi di dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Stamattina è stata la volta del fratello di Achille Pagliuca, ovvero Donato Pagliuca, che ha riferito al Sostituto Procuratore Armando Bosso di avere avuto una confidenza in carcere da Gianluca Ceraldi. Quest’ultimo, amico della vittima, gli confidò che gli assassini di Giovanni Invito erano Vincenzo Palumbo e Carmine Pollio.

Donato Pagliuca ha poi ribadito che quello di Invito non doveva essere un omicidio, bensì una gambizzazione sottolineando che Giovanni invito era un “ragazzo buono, ma che si era messo con un gruppo di coetanei a fare dei furti nella zona di Mondragone, Sessa Aurunca e Falciano del Massico”. Uno di questi furti era avvenuto in una sala scommesse che apparteneva ad un affiliato al clan Fragnoli-Pagliuca-La Torre e, per questo motivo, Invito, insieme al suo gruppo di sodali, erano già stato pestato a sangue. Il procedimento riprenderà ora a fine giugno per l’escussione di ulteriori testimoni.

Oggi le dichiarazioni di Donato Pagliuca, ma altri cosiddetti pentiti sono già stati sentiti dalla corte. Per Giovanni Cascarino, ad esempio, Invito era stato ucciso per una questione di soldi. Per Achille Pagliuca, ancora, fratello di Donato, a voler uccidere Giovanni Invito era stato un boss della zona del litorale, salvo poi, in una lettera inviata alla procura di Santa Maria Capua Vetere lo scorso febbraio, indicare un altro soggetto, frutto di una confidenza raccolta da uno degli imputati, Michele Degli Schiavi, sotto processo insieme a Mario Camasso per l’omicidio in questione.