GISEC. Dopo l’inchiesta di CasertaCe, il presidente Fulvio Fiorillo si è dimesso oggi. Ma il problema non è lui

10 Aprile 2019 - 19:12

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CASERTA (g.g.) – Le dimissioni del presidente di Gisec Fulvio Fiorillo non sono una medaglia che noi riteniamo di poterci appuntare al petto, perché se la considerassimo tale, si tratterebbe di un esercizio quasi sadico e completamente giustizialista lontano mille miglia dalla nostra cultura liberale.

Da pochi minuti, il sottoscritto ha terminato di urlare a telefono con il presidente della provincia Giorgio Magliocca. Con il mio temperamento, di cui mi devo rassegnare, e dopo aver consumato migliaia di micce cortissime che hanno fatto del male soprattutto alla mia salute, riesco ad immaginare una società più equa, più onesta e quando quelli di Gisec hanno spedita quella che chiamano “rettifica”, abbiamo accettato di accoglierla e di prepararci alla pubblicazione di un testo di cui nulla condividiamo ma che è sacrosanto e liberale mettere a disposizione dei nostri lettori, quand’anche adeguatamente rintuzzato da altre tesi e nostre confutazioni.

Quando invece l’azionista unico di Gisec, cioè il presidente della Proivncia por tempore ci ha inviato a sua volta questa rettifica, vabbè, non ci abbiamo visto più, sgarbatamente e sgarbiatamente, abbiamo detto cosa pensiamo della sua attuale politica e della sua risibile giustificazione sulla vagonata di milioni assegnata negli ultimi mesi da Gisec. Questi qua dicono che la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando sarebbe l’extrema ratio per realizzare servizi fondamentali, in quanto la procedura aperta sarebbe andata

deserta.

Ora, nel momento in cui questi qua affermano ciò, lo fanno per far passare la tesi, farlocca, che uno, massimo due di questi maxi affidamenti sono stati attribuiti attraverso l’extrema ratio della trattativa economica, peraltro terminata, soprattutto la gara aggiudicata al maddalonese Ventrone, con un ribasso dello 0,00%, convenientissima per l’imporenditroe e non certo per la Gisec e quindi per il pubblica danaro, da conservare fino all’ultimo centtesimo.

La verità è che sono dei kamikaze. Scusate la franchezza: cazzo, l’avranno capito che guardiamo il loro albo pretorio, l’affidamento uguale ai due di cui ci siamo occupati ieri e oggi ce ne sono a decine. Che cavolo, non c’è una procedura aperta che non vada deserta? O ritengono che siamo dei deserti, oppure “non stanno bene”. Per il resto, Fulvio Fiorillo diventa il capro espiatorio per una situazione, forse, più grande di lui. Le sue dimissioni decorreranno dla prossimo 16 aprile, cioè da sabato. Se Magliocca, come diceva, nulla sapeva di tutto ciò, non è un buon presidente della provincia e, ancor di più, non è un buon azionista esclusivo della Gisec. Perché se a casa tua, caro presidente, se tu sei fuori per lavoro, gli amici a cui ha prestato le chiavi fanno le orge e allestiscono un set di un film porno, la colpa, più che loro, è tua. E’ mai possibile che tu, presidente, non abbia letto mai lo pseudo-albo pretorio della Gisec?

Il problema non è costituito da Fiorillo, anello debole di una catena rimasto al suo posto, unico nello spoil system fatto da Magliocca per volontà di Carlo Sarro. Il problema è costituito dalla combinazione tossica, micidiale, letale tra certe imprese che sono sempre quelle e il meccanismo di un affidamento diretto che, se non è tale formalmente, lo è nella sostanza, al di là di queste cagate che raccontate sulle procedure aperte andate deserte. L’affidamento aggiudicato a Ventrone, è stato preceduto da un invito a 53 imprese, è propria questa la citata procedura aperta. Sapete quante imprese delle 53 hanno presentato un’offerta? Una. Quella che ha ricevuto l’incarico. Noi non abbiamo scritto, in prima battuta, che la Gisec aveva compiuto delle illegalità nelle procedure, abbiamo solo scritto che, di fronte a queste cifre, di fronte all’identità di queste imprese, era civile, doveroso chiedere di poter consultare democraticamente l’intero corpo degli atti amministrativi d’affidamento. esattamente quello che non è permesso di fare a noi e a tutti i cittadini che, pagando le tasse, vanno a creare quelle vagonate di quattrini che rimpinguano le casse dei Ventrone, oppure della coppia Michele Fontana-Giuseppe Diana.

Solo questo abbiamo chiesto. Avete fatto orecchie da mercante e per questo, solo per questo, ci siamo arrabbiati un pelino.

 

LE DIMISSIONI:

Dimissioni in qualità di Presidente del Cda. della GISEC S.p.A.

Egregio Presidente

nel ringraziarla della fiducia rivoltami nel conseguimento del mio mandato in qualità di Presidente del CdA della GISEC S.p.A.. ritenuto di dover completare alcuni adempimenti amministrativi nella giornata di lunedi 15 p.v., Vi preannuncio le mie irrevocabili dimissioni che saranno depositare il giorno martedi 16 p.v. presso la Società da me amministrata dandone immediatamente comunicazione agli organi competenti.

Distinti saluti.