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Duplice omicidio Sebastiano Caterino-De Falco. Processo bis in vista. Chiuse le indagini per 14 camorristi

20 Gennaio 2022 - 19:33

CASAL DI PRINCIPE– (gv) Chiusura indagine per 14 persone accusate a vario titolo del duplice delitto Caterino-De Falco. Agostino Moronese il 30 novembre scorso fu uno degli 8 destinatari della misura insieme a Michele Zagaria, Francesco Schiavone alias Cicciariello, Giuseppe Caterino, Corrado De Luca, Pasquale Spierto, Claudio Virgilio emessi dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

La nuova contestazione mossa dalla Dda riguarda l’apporto logistico ai killer fornito da Agostino Moronese e dalla famiglia al commando che alle 11.40 del 31 ottobre del 2003 in via dei Romani a Santa Maria Capua Vetere crivellò con 50 colpi di arma da fuoco la Volkswagen Golf GTI sulla quale Volkswagen Golf GTI sulla quale viaggiavano Sebastiano Caterino che ne era il conducente e suo nipote Umberto De Falco, decretandone la morte. La marcia della vettura con a bordo le vittime venne sbarrata da una prima Alfa 116 dopo averla speronata presumibilmente condotta da Enrico Martinelli. Ciò favorì il sopraggiungere dell’altra Alfa Romeo 166 da cui scese ed entrò in azione il commando di killer che esplodeva i 50 colpi di arma da fuoco ( 37 proiettili calibro 5,56 e 13 cal 12) all’indirizzo delle vittime. Per Sebastiano Caterino non ci fu scampo: morì crivellato di colpi. Umberto De Falco, invece, rimase gravemente ferito e morì qualche ora dopo l’attentato in ospedale.

Secondo le dichiarazioni di Vitolo (anch’egli ritenuto ‘partecipe’ all’omicidio insieme a Franco Bianco, Nicola Panaro, Vincenzo Conte, Vincenzo Schiavone, Carmine Noviello, Antonio Cangiano, Romeo Stabile Aversano, Antonio Monaco, Mario Mauro, Antonio Iovine, Bruno Lanza, Giuseppe Misso) facevano parte del commando omicidario. Nel collegio difensivo avvocati Domenico Della Gatta, Paolo Caterino, Carlo De Stavola.