Eh, eh, sciala…..casta!!! Zannini, le manovre con Lavoro e Giustizia e Union, l’allegra compagnia con Pagliuca, la Di Martino, Bonuglia, Villano e…

14 Settembre 2021 - 11:41

Una recente delibera di fine luglio ha dato mandato al comandante dei vigili urbani, il ben noto David Bonuglia, non a caso, secondo noi, protettissimo da Giovanni Zannini, nonostante la clamorosa vicenda della “casa di abitazione” ricavata dalle stanze di proprietà comunale che ospitano il comando della polizia municipale. Siccome mancano 8 mesi alle elezioni comunali, siccome conosciamo bene certi meccanismi e siccome con la chiusura del cantiere di Bandiera Blu mancano siti da controllare in modo da giustificare le “solite” assunzioni a tempo determinato, che hanno proliferato durante l’ultima campagna elettorale per le elezioni regionali, noi riteniamo che la citata delibera, IL CUI TESTO INTEGRALE PUBBLICHIAMO IN CALCE ALL’ARTICOLO, rappresenti solo uno strumento

 

MONDRAGONE (g.g.) Anche se il Comune di Mondragone  iniziata. Peraltro, nella tornata del 2022, dovrebbe essere accantonato lo strumento della proroga che il Governo invece ha utilizzato sia l’anno scorso, per le elezioni regionali e le elezioni comunali, tenutesi il 21 e il 22 settembre, sia quest’anno con il turno appena citato e collocato nella prima domenica e nel primo lunedì del prossimo mese. Per cui, con ogni probabilità, al voto ci si andrà in primavera, cioè tra circa 8 mesi., che in politica, significa, praticamente, domani.

Ovviamente, Giovanni Zannini le campagne elettorali le fa tutte allo stesso modo e davanti a questa evidenza si accresce il nostro imbarazzo per avergli in pratica consegnato la città di Mondragone, demolendo, come del resto ci sembrava giusto fare, ciò che non ci tornava dell’azione di governo dell’allora sindaco Giovanni Schiappa.

Un modo suo, veramente originalissimo. Ovviamente, se tu ci parli lui ti dirà che il consenso ricevuto è frutto della disponibilità full time da lui manifestata nei confronti delle amministrazioni comunali, cronicamente a caccia di finanziamenti regionali o dell’Unione europea. In realtà, il più Zannini lo ha fatto collegandosi a sindaci a cui nessun’altro politico forse avrebbe ritenuto opportuno collegarsi (Anacleto Colombiano e Nicola Esposito) e con una montagna di promesse e di incarichi, con il Consorzio Idrico di Terra di Lavoro a rappresentare il catalizzatore di un’attività tanto sfrontata quanto impunita.

Dunque, anche quando si cimenta nella piazza di Mondragone, il metodo è lo stesso. Ormai, anche i bambini sanno della sua forte amicizia con qualche significativo imprenditore della vigilanza. Una recente delibera di giunta comunale, precisamente la numero 51 del 28 luglio scorso che ovviamente passa come una forma di attenzione posta alle ragioni della sicurezza della città, si configura, per chi conosce bene le relazioni di Zannini, come un atto amministrativo apripista in funzione del vero obiettivo: integrare il controllo del territorio con risorse aggiuntive rispetto a quelle che, sicuramente, risulteranno insufficienti nel momento in cui i vigili urbani entreranno in scena ad esecuzione della citata delibera. A quel punto, bisognerà trovare un fornitore privato e dunque apparecchiare una gara di affidamento dei servizi di vigilanza. E a quel punto dovremo essere a nostra volta…..vigili per capire come andrà a finire, quale sarà l’esito della procedura finalizzata ad attribuire servizi molto ben remunerati.

Al riguardo, noi ci divertiamo a giocare spesso utilizzando un nostro personalissimo punto scommesse. Riteniamo, infatti, di avere il pieno diritto di scommettere sugli esiti di una gara, di un concorso. D’altronde in Gran Bretagna si scommette anche sul piede che ogni mattina mette a terra per primo il principino di turno, pensiamo, allora, di poter ben puntare un euro ogni tanto sulle gare d’appalto casertane. Secondo noi, vince Union Security il cui responsabile commerciale è Paolo Filosa, papà di una candidata di Unione Popolare, cioè della lista civica messa in piedi direttamente da Zannini alle Comunali del 2017. Ma Union Security, sempre secondo la nostra scommessa, sarà affiancata, integrata anche dalla ben conosciuta Lavoro e Giustizia, il cui presidente è Franco Villano, a sua volta marito di una candidata della lista dell’ex ministro Mario Landolfi, denominata Pronti per Mondragone, anch’essa avvassallata agli obiettivi di Zannini.

D’altronde, quando si costruisce il consenso alla maniera in cui lo costruisce il consigliere regionale, peraltro non certo l’unico ma sicuramente il più estremo, il più intenso, deve contribuire a sviluppare le attività degli imprenditori che possono in qualche modo interpretare un indirizzo politico. Da quando è stato chiuso il cantiere di “Bandiera blu”, che ha rappresentato per diverso tempo un luogo in cui le ambizioni imprenditoriali di certe cooperative di vigilanza, potevano trovare sfogo, occorre definire, progettare altri spazi.

Peraltro, queste coop di vigilanza hanno sempre avuto un rapporto piuttosto fluido con i principi del diritto del lavoro, e con le garanzie ai loro dipendenti. Dunque, possono offrire una certa fluidità, spazi che, grazie a nuove commesse, grazie a nuovi affidamenti aprono la strada a nuove assunzioni o a nuove para-assunzioni, ovviamente a tempo determinato. Noi ovviamente staremo poi a vedere se questi neo assunti impegneranno se stressi  o più probabilmente propri congiunti nelle liste del sindaco uscente, che ancora una volta non abbiamo nominato visto che onestamente in questi cinque anni il vero sindaco è stato Zannini, non certo Virgilio Pacifico.

Importante nella evoluzione occupazionale di Lavoro e Giustizia è stato il revisore dei conti Luigi Mascolo, anche lui un intimissimo di Zannini che lo ha consigliato al patron dell’istituto di vigilanza.

Mascolo è una vecchia conoscenza della politica mondragonese, avendo ricoperto la carica di consigliere comunale naturalmente in quota Zannini.

Mascolo è uno bravo a far quadrare i conti e può contare su amicizie importanti. Oltre  a quella di Zannini, va citato anche il rapporto con Severo Stefanelli, storico e pressoché inamovibile direttore del Distretto sanitario di Mondragone.

Nonostante Mascolo, però, Lavoro e Giustizia non è diventata all’improvviso un’azienda modello, visto e considerato che i disastri degli anni scorsi hanno provocato quello che al momento è un mezzo crac, con tanto di libri portati in tribunale.

Evidentemente, però, Villano ritiene di poter stare tranquillo, se è vero come è vero, che si è messo a disposizione per acquistare, così come poi ha realmente fatto, la squadra di calcio del Mondragone. Un’operazione realizzata con l’aiuto di un appassionato di calcio, quel Mario Pagliuca che di Lavoro e Giustizia è il responsabile commerciale. Si tratta di una persona perbene fino a prova contraria, che però non ci sembra abbia mai espresso dissensi chiari e netti nei confronti delle travagliatissime esperienze di vita dei suoi congiunti.

Il calcio a Mondragone si è identificato ultimamente con il nome di Fabio Del Prete, ex presidente il quale, rimasto chissà perché senza campo sportivo ha dovuto, costretto anche da queste circostanze, vendere il suo titolo sportivo.

Ultimo capitolo: il variopinto comandante della polizia locale David Bonuglia. L’esperienza di quest’ultimo nella vicenda orami famosa dell’appartamentino da lui creato abusivamente nell’immobile comunale che ospita i vigili urbani, non ha fatto altro che consolidare la nostra idea su una deriva di disinibizione, di cui è preda Zannini.

Al di là delle responsabilità penali o civili o di altro genere che potranno essere accertate o anche non accertate, quello che ha fatto David Bonuglia dovrebbe  essere agli occhi di un politico che rappresenta il popolo sovrano, a partire dal popolo dei suo concittadini di Mondragone, un fatto ampiamente sufficiente per prendere le distanze.

Perché per un politico le ragioni dell’opportunità valgono, a volte, di più di quelle di un eventuale azione giudiziaria. Al contrario Giovanni Zannini ha dato la sensazione di essere con lui armonico, anche caratterialmente, anche nella modalità di spesa di una funzione pubblica rispetto all’interesse della comunità o in rapporto all’interesse privato. L’ha difeso, l’ha tutelato e Bonuglia, oggi è ancora il comandante dei vigili urbani. Ora dico a Zannini: ma un mondragonese che viene fermato da un componente della polizia municipale, può mani sentirsi in soggezione rispetto ad una propria trasgressione che gli viene contestata di fronte a quel po’ po’ di roba che gli viene contestato? Ma io questo a Zannini glielo domando oramai retoricamente, perché ho capito bene che questa persona, su cui il sottoscritto si è sbagliato di grosso, ha spinto il confine dell’area in cui sviluppa il suo agire a una distanza siderale da quello che dovrebbe essere l’ambito di azione di un normale politico che, per carità, sviluppa le sue piccole clientele, ma non si concede una zona franca in cui tutto è consentito da una sorta di alienato no limits. Questa affinità diretta tra Zannini e Bonuglia si coglie stabilmente. Il comandante dei vigili, recentemente, non si è fatto alcun problema nel farsi immortalare, con tanto di pubblicazione in facebook abbracciato a Rita De Martino, moglie di Antonio Miraglia, il mitico vespone, divenuto il fornitore di beni e servizi preferito da Zannini e dall’amministrazione comunale di Mondragone.

E questo fa il paio con le vacanze a dir poco inopportune che Zannini ha fatto ad Amsterdam con il solito imprenditore Alfredo Campoli, marito di Maria Rosaria Tramonti, assessore alle Attività produttive e più volte gratificato da attenzioni sicuramente inopportune.

Sempre a proposito dell’ argomento relativo a ciò che è opportuno, o inopportuno,00l è utile ragionare sull’opportunità di certi gesti che quando uno indossa una divisa, assumono identità e significato diversi. La divisa non è un vestito dozzinale, ma il vestito dello Stato, che andrebbe  rispettato almeno con l’apparenza di terzietà.

Altre cose, sull’argomento Zannini, le scriveremo domani nella continuazione dell’articolo odierno.

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