ELEZIONI POLITICHE. Ecco i CANDIDATI UFFICIALI del Pd: come volevasi dimostrare, la candidatura imposta di Graziano ha desertificato il partito

16 Agosto 2022 - 11:08

Nessuna sorpresa rispetto a quello che avevamo preventivato. Il segnale devastante per i Democrats sono i tre candidati gregari al proporzionale Camera, tutti beneventani e anche gli “zero candidati” al collegio plurinominale proporzionale del Senato, capitanato dall’archeo-Cgil Susanna Camusso

 

CASERTA- Nessuna sorpresa dall’ufficializzazione delle candidature nel Pd alle prossime elezioni politiche rispetto a tutto ciò che abbiamo raccontato nei giorni scorsi. Caserta, come si era largamente anticipato, costituisce un nuovo Pd fondato su Stefano Graziano, artefice dell’accordo con Tommaso De Simone, presidente dalla Camera di Commercio.

Il primo sarà capolista al proporzionale nel collegio plurinominale di Caserta e Benevento, al suo fianco, non a caso, ci sono i gregari, Angela Ianaro, beneventana, che deputata eletta nel 2018 con 5 Stelle passata nel 2022, durante la grande “ammuina” tra Conte e Di Maio, con il Pd che evidentemente le aveva promesso un seggio sicuro.

Ma il numero 2 nel plurinominale proporzionale di Caserta e Benevento sicuro, a pensarci bene, lo è: è sicuro che il numero due non sarà mai eletto. Vedremo nel corso delle prossime ore se in questa operazione tra Letta e De Luca che ha in pratica fatto fuori il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, si sia arrivati al punto di inserire Graziano anche in qualche altro collegio proprozionale in Italia, magari con un numero 2 legato a un capolista a cui è stato attribuito anche un uninominale maggioritario tra i pochissimi buoni per il centrosinistra.

Insomma, ci arrampichiamo un pò sugli specchi per dare un pò di speranza a questa Ianaro che peraltro, a Benevento, rappresenta un cognome identitario, ma qui, probabilmente neanche il sortilegio della più scafata delle ianare potrebbe sovvertire una realtà evidentissima.

Terzo, Erasmo Mortaruolo sempre di Benevento, quarta, Antonella Pepe, di Apice, piccolo comune alle porte di Benevento. La Pepe sarà anche la candidata del centrosinistra nel collegio uninominale Camera di Benevento, in cui sono ricompresi anche diversi comuni della provincia di Caserta, a partire da Piedimonte e proseguendo con tutti i lontani, Castello Matese , Gallo, San Gregorio, Letino e poi quelli del medio Volturno, Gioia Sannitica, San Potito, a cui si associano anche quelli del caiatino cioè Caiazzo, Ruviano, Castel Campagnano, Piana di Monte Verna, Formicola eccetera.

Insomma, Graziano e De Simone se la dovranno vedere da soli e il primo dovrà sperare che quel 21, 22% accreditato al Pd a livello nazionale dai sondaggi, si traduca almeno in un 17, 18% nel collegio plurinominale di Caserta e Benevento.

Perchè qui, francamente, di valore aggiunto non se ne vede proprio. E n’è Antonella Pepe candidata non eletta alle regionali del 2020 nella circoscrizione di Benevento, può essere considerata razionalmente una in grado di trascinare il consenso in una terra nella quale il siluramento di Umberto Del Basso De Caro, non a caso attore protagonista insieme a Gennaro Oliviero, della rivolta interna di fronte al diktat, alla imposizione di Enrico Letta per Stefano Graziano commissario regionale, totalmente fuori dalla campagna, e con i suoi probabilmente in libera uscita e che guardano anche ad altre opzioni a partire da quella terzopolista di Calenda e Renzi, i quali sono pronti ad accogliere i tanti morti e feriti del PD, silurati dalla coppia Letta-Orlando che si sono spartiti le candidature.

Con Renzi è destinato ad esempio a tornare Lotti, ovviamente non ricandidato, ma che molto ha contato, nei messi difficili vissuti da Graziano per l’inchiesta giudiziaria della Dda nei meccanismi relazionali con il modo laico del Csm e con quella corrente di Unicost, che aveva ne notissimo Luca Palamara il suo leader.

A dimostrazione del fatto che la volontà di imporre Graziano abbia amputato il Pd è dimostrato, non solo dalla impossibilità di trovare almeno un altro casertano,  che desse una mano con una candidatura di servizio in un plurinominale che, a fronte di un rapporto demografico di uno a 3 tra le province di Caserta e Benevento, da un lato garantisce a Caserta l’unica casella contendibile con qualche chance, dall’altro riempie la lista solo con sanniti.

Al proporzionale del Senato che mette insieme 4 province, cioè Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, da Roma viene calata l’ex segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, la quale potrà “chiamarsi” quelli della Cgil che però diciamocela tutta, già votavano per il Pd e che difficilmente organizzeranno mobilitazioni con gli iscritti i quali, a loro volta, se decidono di votare, non sceglierebbero certo la Meloni, Salvini e Berlusconi. Insomma, valore aggiunto pari a zero.

Gli altri 3 candidati, Federico Conte, avvocato di Eboli, in provincia di Salerno, in quota Liberi e Uguali, movimento della sinistra caricato nelle liste del Pd, Eva Avossa, già vicesindaco di Salerno con Vincenzo Napoli, successore di De Luca, per la quale, al di là del fatto se la Camusso e Conte, com’è improbabile, vengono schierati anche al maggioritario, le possibilità di rielezione in Parlamento (è deputata uscente) sono pari a zero, e Giovanni Lombardi, di cui giuriamo ai nostri lettori, nel corso di questa giornata, vi diremo di chi si tratta perchè al momento, in considerazione di una sua anagrafe molto sovrapposta a tante altre, anche un uso avveduto di google non ci permette ancora di capire da dove diavolo l’abbia pescato il Pd.

De Simone, come da noi largamente anticipato nelle settimane scorse, candidato all’uninominale del Senato nel collegio comprendente l’intera provincia di Caserta, a differenza di Graziano, qualche voto personale lo può senz’altro spostare alla luce della buonissima reputazione di cui gode che si è conquistato in diversi anni di lavoro al vertice della Camera di Commercio di Caserta.

Il resto è deserto, visto che sia il collegio maggioritario di Aversa, sia quello unico provinciale maggioritario uninominale di Caserta-Senato vedrà correre candidati non appartenenti al Pd. Poi vedremo di chi si tratta, cercando di stabilire quale sia il loro grado di legame con i partiti in effetti dovrebbe essere Sinistra Italiana-Verdi e Più Europa che li avranno espressi.

Qui sotto lo schema completo dei candidati Pd in tutti i collegi plurinominali-proporzionali e uninominali-maggioritari della Campania.

Ovviamente, come scritto in calce a questi fogli, dove non è indicato il collegio uninominale, è perchè lì il Pd non ha suoi candidati.