ESCLUSIVA. AVERSA. Per la vergognosa gara dei parcheggi a pagamento la Procura ha chiesto una proroga nelle indagini di 6 mesi

19 Giugno 2021 - 12:52

Ce ne siamo occupati tantissimo in passato, tant’è vero che oggi, in calce al quinto articolo che pubblichiamo, alleghiamo i quattro precedenti ricchi di documenti di ogni genere. Diventa importante, però, per noi recuperarne altri due riguardante gli obblighi Tari e Tosap comparsi e poi scomparsi

AVERSA (g.g.) – Sei mesi di proroga delle indagini: questo ha chiesto la titolare dell’inchiesta, dottoressa Patrizia Dongiacomo, pubblico ministero alla Procura di Aversa-Napoli Nord. E l’atto è stato già notificato alle parti interessate. L’indagine in questione è relativa alle incredibili vicende che hanno connotato l’aggiudicazione della gara d’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento nella città di Aversa. Un’operazione gestita dal dirigente del settore Mobilità, nonché comandante dei Vigili Urbani Stefano (purtroppo) Guarino.

In pratica, la Procura vuole meglio approfondire gli elementi raccolti fino ad oggi, grazie anche al lavoro dal personale della polizia giudiziaria appartenente alla compagnia di Aversa della guardia di finanza. Per scelta personale fino ad oggi non abbiamo mai approfondito i dettagli intorno all’identità delle persone che potrebbero essere già state iscritte nel registro degli indagati. Continueremo a non occuparci di questo aspetto anche ora che l’atto di richiesta di proroga delle indagini preliminari è stato sicuramente notificato all’indagato o agli indagati, se ce ne sono, dato che questi hanno a disposizioni dal ricevimento dell’istanza della Procura, alcuni giorni per opporsi alla stessa dinanzi al Gip del tribunale a cui poi toccherà la decisione. Se la proroga, come probabilissimo, sarà sancita dal giudice, la

Procura avrà altri 6 mesi a disposizione per chiudere le sue indagini.

E senza voler affrontare, anche in questo caso solo per il momento, la potenziale profilazione giudiziaria degli eventi, ci limitiamo ancora una volta ad affrontare l’aspetto etico-istituzionale, perché riteniamo che sia di strettissima attualità, al di là del tempo trascorso dal momento in cui la prima volta, nell’estate 2019, abbiamo trattato questo caso.

In questa storia è avvenuto praticamente di tutto, come potrete leggere dai nostri quattro articoli che vi riproponiamo in calce, a partire da quello appena citato fino ad arrivare all’ultimo di solo pochi mesi fa in cui ci occupiamo di un altro contenuto del capitolato d’appalto.

Nel testo di questi articoli, quello di agosto 2020, abbiamo regalato (e regaliamo anche oggi) ai nostri lettori tutta la documentazione disponibile: quella relativa alla prima gara e quella relativa alla seconda. Per quelli che non hanno tempo di approfondire, vi diciamo che la prima fu aggiudicata provvisoriamente alla società Terzo Millennio, salvo poi essere revocata quando la commissione, sotto l’egida del Rup Stefano Guarino, autentico dominus  della procedura, si accorse che l’offerta presentata era incongrua rispetto all’obbligo dell’impresa vincitrice previsto dal bando di prendersi carico dei costi relativi al pagamento della tassa rifiuti (Tari) e la cosiddetta Tosap, la tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Clausole da noi criticatissime soprattutto per quel che riguarda la Tosap, sulla cui assurdità abbiamo ragionato molto nell’articolo del luglio 2020, come potrete leggere. Dopo la revoca, poi, il bando fu ripubblicato. Quelli di Terzo Millennio, che da una vita ingaggiano battaglia con la Publiparking dell’imprenditore di Casaluce, ma trapianto a Caserta, Mino Natale e della figlia Elena, ritennero di aver capito l’antifona, per cui lasciarono traccia di una formale lettera scritta al dirigente Guarino nella quale chiedevano a questi di chiarire se gli obblighi fiscali riguardanti Tari e Tosap, previsti nel bando 2017 e che avevano determinato al revoca di quell’aggiudicazione, fossero elemento di elaborazione del bando successivo datato 29 agosto 2018. Di fronte alla risposta affermativa di Guarino, Terzo Millennio aveva deciso di ritirarsi.

Piccolo intermezzo: nelle carte che abbiamo acquisito non ci pare di avere la lettera della società dopo il bando 2018, né la risposta del dirigente. Se questa cosa poteva non avere una rilevanza sulla questione etica dei fatti, oggi, che entriamo nella questione giudiziaria, riteniamo di doverli cercare e trovare quei documenti, visto che se esistono realmente dimostrerebbero non quello che già si sa, cioè che Stefano Guarino è Stefano Guarino da dieci anni a questa parte, ma servirebbero anche a compiere le prime valutazioni sull’eventualità di commissione di reati da parte di soggetti la cui identità (per ora) non siamo in grado di esplicitare. Da ora in poi, il nostro lavoro sarà questo.

Per quanto riguarda l’esito della gara, il ritiro della Terzo Millennio fu evidentemente determinante per la vittoria in scioltezza della Publiparking. Gli obblighi fiscali, circa 800 mila euro spalmati su quattro anni, furono mano mano sciolti nel solvente della bontà del comandante Guarino. Ecco perché è importante pubblicare la lettera scritta a questi da T.M. dopo il 29 agosto 2018 e la risposta alla stessa. Occhio, neppure questo sarebbe decisivo per affermare che nella vicenda si siano commessi reati, visto e considerato che gli obblighi fiscali non sono stati fatti sparire dal bando, ma sono stati cancellati di fatto attraverso tecniche di cui scriviamo nel terzo articolo dell’agosto 2020.

LUGLIO 2019: AVERSA. C’è aria di “inguacchio” nella gara dei parcheggi. Domanda al neosindaco Golia: sono stati considerati i costi delle tasse comunali?

LUGLIO 2020: 😳

😳AVERSA. La pesante denuncia: “Il dirigente Stefano Guarino ha praticato uno sconto di 813 mila euro alla Publiparking dei Natale, dopo aver utilizzato il tributo per far fuori Terzo Millennio”

AGOSTO 2020: AVERSA. Roba da pazzi! Il Comune ha abbonato 800mila euro alla Publiparking sulla Tosap parcheggi dopo che per lo stesso motivo insieme alla Sua aveva revocato TerzoMillennio

FEBBRAIO 2021: AVERSA. Il comune, dopo aver consentito di tutto alla Publiparking, ora avverte la strizza. Ma dove sono i sensori, le navette e defibrillatori?