ESCLUSIVA. COVID. L’Asl Caserta spara il botto record dei 1.100 casi in un giorno, ma in realtà il numero non è questo. Ed è ancora caos sui tamponi pubblici e quelli dei privati

30 Ottobre 2020 - 16:50

ALL’INTERNO LA TABELA DI TUTTI I COMUNI. Come sempre, cerchiamo si svolgere un’attività di mediazione che consenta ai cittadini-lettori di dare il giusto significato ai dati, ai numeri vomitati senza criteri affidabili dalla locale azienda sanitaria

CASERTA (g.g.) – Anche questa seconda ondata della pandemia da coronavirus è oggetto di un racconto da parte di quasi tutti i mezzi di informazione nazionali (e non solo) a dir poco raffazzonata, superficiale.

Diciamocela tutta: l’unico vero obiettivo pare essere quello di far casino e mai come in questa occasione il sensazionalismo si è trasformato in una sorta di mantra, conformemente e conformisticamente applicato da giornali e tg. Rispetto al covid, fin dai primi giorni di marzo scorso, noi ci siamo posti in maniera un po’ diversa. Anzi, un bel po’. Ma non per spirito di contraddizione che poi, in questo caso, sarebbe una contraddizione doverosa, in considerazione delle carenze e delle fregnacce che l’informazione sta accusando e producendo ultimamente, ancor di più rispetto al passato.

Il fatto è che a noi ci viene naturale e, per dirla tutta, ci divertiamo pure nel lavorare con i numeri in maniera scientifica, senza forzarli mai e senza orientarli verso verità che poi non sono altro che le necessità dei media di far titoli urlati, amplificati e che, seminando il terrore tra la gente, producono anche ascolti e collegamenti digitali. D’altronde, i numeri si adattano benissimo a ridurre lo spazio di opinabilità di un tema, di una questione, di un elaborazione. Al riguardo, dire che la matematica non è un’opinione è sicuramente scontato, ma purtroppo è doveroso, visto quello che sta girando nelle ultime settimane.

Questa premessa l’abbiamo scritta prima di darvi un numero delicato, in quanto rappresenterebbe il record dei record dei contagiati in provincia di Caserta. Ma i 1.101 positivi comunicati dall’Asl rappresentano prima di tutto un’operazione verità avvenuta grazie a CasertaCe. Ora, può anche darsi che le cifre dei positivi, emerse dalle analisi compiute nelle strutture private della provincia di Caserta, siano già state aggregate nelle scorse settimane a quelli complessivamente comunicati dall’azienda sanitaria casertana. Ma se questo è successo, nessuno se n’è accorto, nessuno ne ha potuto prendere coscienza. Ammesso e non concesso, dunque, che sia capitato, è indiscutibile che l’Asl locale abbia compiuto un grave errore di comunicazione non scindendo le due cifre prima di aggregarle, ma soprattutto non avvertendo i cittadini che il totale dei positivi comunicati ogni giorno fosse frutto della somma dei tamponi praticati nelle strutture pubbliche e in quelle private. Ciò ha alimentato dubbi e ulteriori allarmismi, perché in tanti, a partire da alcuni sindaci più avveduti, il problema se lo sono posti quando, consultando i dati raccolti ufficiosamente nei propri comuni, si sono accorti che questi erano significativamente più alti di quelli esposti dall’Asl nel report quotidiano.

E allora c’è voluta CasertaCe (LEGGI QUI PERCHE’) per rendere un po’ più accettabile la comunicazione dei numeri del contagio. Dunque, 1.101 nuovi positivi, record assoluto. Attenzione, però, il nostro giornale deve continuare a supplire alle carenze dell’azienda, che la ripartizione dei numeri erogati dalle strutture pubbliche e quelle private, le ha comunicati al momento, solo ad alcune istituzioni territoriali che, bontà loro, ritengono CasertaCe, alla luce della bontà del nostro lavoro e per quanto scritto da marzo ad oggi, il primo interlocutore a cui rapportarsi, anche per chiedere consigli su come valutare, da un punto di vista epidemiologico, i numeri acquisiti. Questi contatti ci danno la possibilità di affermare che i casi non sono 1.101, bensì 1.123. Magari, gli altri casi saranno trasportati nel report di domani. Ma soprattutto, siamo in grado di informare i nostri lettori che circa 500 sono stati rilevati direttamente dall’Asl, attraverso i tamponi praticati da entità che dell’azienda sanitaria sono dipendenti. Gli altri 600 e passa, invece, sono quelli rilevati dalle strutture private. Ora, se l’Asl ha informato le istituzioni di questa situazione, vuol dire che queste, avendo letto il nostro articolo di qualche giorno fa, si sono fatte sentire. Però, direttore Ferdinando Russo e Dipartimento di Prevenzione, non basta ancora. E qui torniamo al discorso iniziale del sensazionalismo. I 600 e passa positivi rilevati nelle strutture private non sono relativi ad una sola giornata, ma a 3 giorno di rilevazione. Con ogni probabilità, rappresentano la somma dei tamponi positivi di martedì’, mercoledì e di ieri. Dunque, è molto probabile, che il rateo quotidiano sia, seppur di poco, inferiore ai mille casi. Ma tutte queste nostre supposizioni, che sono credibili solo perché da quasi otto mesi studiamo e lavoriamo sulle progressioni aritmetiche e sui diversi gradi di incidenza dei diversi trend epidemiologici, diventerebbero inutili, oziose se quelli dell’Asl di Caserta che, ripetiamo, guadagnano stipendi di diverse migliaia di euro mensili, arrivassero a raggiungere un grado minimamente sufficiente, ci accontenteremmo anche di un 5.5, di qualità e di efficienza.