ESCLUSIVA. Dopo più di 10 anni viene dato il benservito a Silvio Sgueglia. Non è più il responsabile del settore termico di Terra di Lavoro spa
31 Luglio 2018 - 17:03
CASERTA – Che dire: per noi di CasertaCe si tratta di un giorno, a suo modo, storico. Per carità, noi non abbiamo mai nutrito alcun sentimento astioso nei confronti di questa persona, di Silvio Sgueglia che peraltro non abbiamo mai conosciuto e la cui immagine ci è nota solo per averla vista dalle fotografie.
Ciò per quel che riguarda la persona-Sgueglia. Al contrario, il funzionario di Terra di Lavoro spa, Silvio Sgueglia lo conosciamo come forse nemmeno lui si conosce. Dal 2010, cioè da 8 anni, con almeno tre lunghe inchieste giornalistiche, con centinaia e centinaia di articoli, abbiamo denunciato magagne a dir poco sorprendenti.
Sorprendenti non per come queste si manifestavano, visto che l’aggettivo usato sarebbe largamente insufficiente. Ma sorprendenti perché venivano sempre collegate ad un senso di impunità amministrativo e perché no, anche giudiziario che veramente faceva rabbia e instillava fiducia in chi ritiene che il danaro pubblico debba essere speso seriamente e correttamente e non buttato via.
Inutile ritornare su quei racconti, su quelle cartelle pazze, sui verificatori-sturacessi, sui blitz nelle case di chi neppure lo possedeva un impianto termico per il riscaldamento dell’acqua. Magari un giorno raccoglieremo tutto in una pubblicazione. Magari la romanzeremo un pò, facendola diventare, tra il serio e il faceto, un qualcosa su cui ridere anche un pò per non piangere di fronte a come viene amministrato il settore pubblico in questa provincia.
In questi minuti dovrebbe finire la storia di Silvio Sgueglia quale responsabile dell’area termica di Terra di Lavoro spa. Il presidente del Cda Luciano Teoli gli starebbe comunicato il ben servito e il passaggio ad un’altra area dell’azienda interamente controllata dall’amministrazione provinciale.
Se non sarà più Sgueglia il responsabile, si potrà quantomeno aprire un confronto per cercare di rendere tutta la dinamica del controllo di questi apparati, comune per comune (esclusi quelli con più di 40 mila abitanti che fanno da sè), lineare, regolare, basata su un metodo che non può non partire dalla costruzione di un’anagrafe che, finalmente, una volta e per tutte stabilisca, comune per comune, chi è possessore di un impianto, e chi non lo è e stabilisca pure chi ha pagato il lavoro dei verificatori e fino a quando. Perché quello che è successo negli ultimi anni è veramente unico al mondo. Con gente raggiunta da avvisi di mancato pagamento, quando in realtà questo era stato regolarmente effettuato. Con gente che non ha mai avuto un impianto termico e che veniva multata in quanto avrebbe negato l’ingresso ad improbabili verificatori, per di più illegali perché non dotati dei requisiti previsti dalla legge, a partire dal corso di formazione all’Enea.
Se l’era di Silvio Sgueglia terminerà effettivamente in questo pomeriggio torido di fine luglio, bisognerà riconoscere al presidente della provincia Giorgio Magliocca, di aver mantenuto il primo impegno nella famosa intervista rilasciata un paio di mesi fa a CasertaCe.
Il resto lo vedremo.