False fatture e MILIONI DI EURO finiti nelle tasche di imprenditori e professionisti. La Finanza sequestra case, auto e conti correnti. TUTTI I NOMI DEI CASERTANI COINVOLTI

31 Gennaio 2023 - 11:43

Sono state anche avviate verifiche fiscali nei confronti delle principali società coinvolte negli illeciti che hanno permesso di confermare le ipotesi di reato e di rilevare, allo stato, un’evasione Iva per oltre 40 milioni di euro. Mentre per le imposte sui redditi e all’Irap 42 milioni di ricavi non dichiarati e costi indebitamente dedotti

AVERSA – È scattato ieri il blitz della guardia di finanza che ha scoperto un mercato di fatture false, create con l’obiettivo di far portare a casa crediti iva ai propri clienti, che non ne avevano diritto.

L’operazione ha portato al sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per un contro valore complessivo di 52 milioni di euro. In particolare sono stati congelati 640 conti correnti confiscati 25 automobili e ben 52 appartamenti dislocati su tutto il territorio nazionale.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal gip di Napoli, richiesta della Procura, ed ha colpito 39 persone fisiche e 30 società, intestatarie del patrimonio confiscato. L’indagine ha però rilevato una più ampia organizzazione ed ha appurato la condotta illecita di 65 soggetti atta alla creazione di falsi crediti di imposta per evadere il Fisco.

Una volta individuate le società utilizzate per la realizzazione delle frodi fiscali, gli agenti hanno effettuato perquisizioni sul territorio napoletano e nella provincia di Milano in modo da accertare le modalità operative dell’associazione criminale.

PIPPO,
IL CAPO. FEDERICA, LA GIOVANE BRACCIO DESTRO. E L’UOMO DI ESPERIENZA

La base operativa dell’associazione era radicata nel Casertano, sebbene diverse altre componenti operassero in tutta Italia. Il vertice dell’organizzazione è stato individuato in Giuseppe Oliva, detto “Pippo”, 50enne originario di Aversa.

Il capo dell’organizzazione si avvaleva del contributo di professionisti, come commercialisti, revisori contabili, ragionieri, consulenti del lavoro e ingegneri.

Le Fiamme Gialle hanno accertato che era lui ad aver creato l’associazione criminale e che provvedeva in prima persona “a dirigere l’intero processo di formazione e successiva creazione di crediti fittizi”.

Al suo fianco operava Antonio Lombardi, 69enne di Orta di Atella. Lombardi era anche il legale rappresentante della “Winner srl”, una delle società di comodo usate per la produzione di fatture false.

I pm hanno individuato anche la 22enne napoletana Federica Campopiano come autrice di “false domande di finanziamento in favore di soggetti terzi”. La ragazza gestiva i rapporti tra Oliva e la sua Credimatto e i vari consulenti ed era inoltre incaricata di trasferire il denaro spettante ai professionisti coinvolti.

In queste operazioni era affiancata dal 35enne di Orta Francesco Lombardi, soprannominato “Ciccio”, che a sua volta predisponeva documenti falsi e impartiva consigli sul perfezionamento delle condotte fraudolente.

TUTTI I NOMI DEI CASERTANI INDAGATI

Giuseppe Oliva, 51 anni, di Aversa; Gianfranco Amato, 56 anni, di Caserta; Antonio Bottone, 48 anni, di Caserta; Gabriele D’Annunzio, 44 anni, di Maddaloni; Domenico Laurenza, 36 anni, di Caserta; Antonio Lombardi, 69 anni, di Orta di Atella; Francesco Lombardi, 35 anni, di Orta di Atella; Clemente Mastroianni, 33 anni, di Caserta; Mattia Scalino, 48 anni, di San Prisco.