FOTO E VIDEO. Tantissimi genitori di ragazzi autistici sotto al Palazzo della Regione. Pronto un ricorso al Tar contro i tagli lineari inferti all’assistenza

11 Maggio 2021 - 13:26

Ordinanti, ma fortemente motivati. Il doppio ruolo di padre e amministrativista dell’avvocato casertano Luigi Adinolfi

 

CASERTA – Non c’è dubbio che la manifestazione, organizzata dalle associazioni dei genitori e in pare anche dai centri di assistenza per bambini autistici, sia riuscita benissimo.
Ce lo raccontano il video e le foto che pubblichiamo.
Clima disteso.
E d’altronde i manifestanti sono padri, madri, ragazzi, non gente che va a far casino per mestiere o per partito preso.
Banale è stata anche la decisione della Regione di riunire, proprio stamattina, il gruppo di studio sul grande tema dell’assistenza ai ragazzi che soffrono di un disturbo dello spettro autistico.
La sensazione, infatti, è che si sia trattato di un’operazione cinicamente mediatica, finalizzata a compensare, nei resoconti, la bellezza e l’efficacia di questa mobilitazione.
Entrando un po’ di più nel merito tecnico-giuridico di questa storia, relativa ad un settore di cui ci siamo occupati tantissimo, in passato, possiamo anticipare che i vari comitati ed associazioni dei genitori si stanno preparando alla presentazione di un ricorso, riteniamo al Tar della Campania, allo scopo di azzerare i contenuti del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA).
Per il momento non pubblichiamo ancora le 29 pagine di questo documento della Regione Campania per non confondere le idee ai nostri lettori.
Lo faremo quando ci sarà la possibilità di leggerlo in ogni suo particolare.
Ma qualcosa dobbiamo dire: il ricorso verterà sicuramente su quella parte del piano regionale in cui ai progetti ABA viene inferto un taglio lineare delle ore di trattamento in ragione dell’età della persona assistita.
I comitati dei genitori considerano questa decisione della Regione un vero e proprio assurdo, sia in termini medici che in termini logici, in quanto ogni bimbo autistico ha una storia autonoma, distinta da tutte le altre.
Per cui, utilizzare il discrimine meramente aritmetico-oggettivo della classe d’età è, per dirla alla Ugo Fantozzi, una boiata pazzesca.
Abbiamo poi notato una serie di contraddizioni: ad esempio, abbiamo individuato un punto, a pagina 14, in cui si dice esattamente la cosa contraria rispetto all’affermazione sui tagli linear ABA.
Insomma, questi della Regione e colori i quali li hanno coadiuvati nella stesura del Piano (abbiamo già scorto qualche nome interessante che poi vi diremo), dicono una cosa e ne realizzano un’altra.
Svolge il doppio ruolo di genitore di una figlia autistica e di valente avvocato amministrativista, dunque anche di propulsore dell’ipotesi di ricorso, il casertano Luigi Adinolfi:
“Assisto le famiglie gratuitamente da sempre, in questa battaglia di civiltà. La manifestazione di oggi è doverosa. La Regione dovrà dare delle risposte non più generiche, ritirando prima di tutto – dichiara – questo piano che non ha né capo né coda”.